Non smette di suonare l’Inno di Mameli nella piscina olandese di Eindhoven. Inizia nel pomeriggio, a incoronare la neo-regina degli 800 stile Alessia Filippi (nella foto) , concede il bis in serata, a celebrare il ritorno della Signora della Piattaforma, Tania Cagnotto. E con il bronzo della staffetta femminile 4x200, il medagliere azzurro si fa sempre più luccicante: tre ori, otto argenti e due bronzi, sono ben più di una ventata di ottimismo in vista dei Giochi olimpici.
Vent’anni, romana, tifosissima della Roma, dopo l’oro nei 400 misti, è Alessia Filippi la nuova regina degli 800 stile: adesso, forte di tre medaglie al collo (due ori e un bronzo), pensare a una Filippi protagonista anche a Pechino non è più peccato. Perché la «Pupona», con una condotta di gara alla Samuel Pizzetti, argento l’altro ieri sulla stessa distanza, non ha lasciato scampo alle avversarie: partenza col tiro a mano frenato, sesta ai duecento metri, e inesorabile rimonta da metà gara in poi: quarta ai quattrocento, terza a due vasche dalla fine e in testa prima degli ultimi cinquanta metri, quelli della cavalcata finale. «Un’emozione indescrivibile, maggiore anche dell’oro dell’altro giorno: nei misti avevo già vinto, questa è una vittoria “nuova”». Un successo che le consente di allontanare ogni dubbio anche sul programma di gare in vista di Pechino: «Non c’è storia, abbandono i 200 dorso e alle Olimpiadi mi concentro su 400 misti e 800 stile». Oltre che sulla staffetta 4x200 (Alice Carpanese, Federica Pellegrini, Alessia Filippi e Renata Spagnolo), splendidamente bronzo alle spalle di Francia e Gran Bretagna, e con una Federica Pellegrini in forma smagliante, capace di nuotare la frazione più veloce di sempre in una staffetta.
E in forma smagliante all’appuntamento continentale è arrivata anche Tania Cagnotto, che torna a sedersi sul trono europeo dalla piattaforma, dopo l’oro di quattro anni fa conquistato a Madrid. L’ultimo tuffo di Tania è sintesi di classe, eleganza e sensibilità: due «10» e cinque «9.5» il responso dei giudici che innalzano Tania nell’Olimpo delle più grandi tuffatrici di sempre.
Mentre splende il sole sulla spedizione in rosa italiana, però, è sempre più notte fonda per il beniamino di casa Pieter Van den Hoogenband: già costretto a seguire questi campionati europei da bordo vasca, causa un virus intestinale che l’ha tenuto lontano dalla finale dei 200 stile libero, ieri l’olandese si è visto «scippare» il record del mondo sui 100 stile dal francese Alain Bernard: 47’’60 il tempo nuotato in semifinale dal francesone - ventiquattr’anni, un metro e novantacinque per ottantaquattro chili, recita la sua carta d’identità - ben 24 centesimi sotto il vecchio primato di VdH che resisteva dal 2000.
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