La nuova frontiera dell’arte? Un telefonino come «pennello»

Video, fotografie, slideshow, registrazioni ambientali, musica. Non sono stati imposti limiti, regole o temi specifici da approfondire agli artisti selezionati per la mostra itinerante «Nokia Nseries MusicArt Experience», a Roma dal 16 al 18 maggio alla galleria L’Union, in via Reggio Emilia. «Il progetto - spiega il curatore Gino Gianuizzi - risale a due mesi fa. In un moderno rapporto di committenza, Nokia ha voluto che alcuni artisti contemporanei, sei come le città del tour, sperimentassero le potenzialità dei nuovi computer multimediali Nokia Nseries N95. Dall’elaborazione del progetto alla verifica della sua fattibilità fino alla selezione di quanti avrebbero dovuto partecipare, è passato del tempo. Gli artisti, perciò, hanno avuto poco più di due settimane per imparare a usare gli strumenti. La settimana scorsa, la mostra è stata inaugurata a Milano. Si è trattato, più che altro, di un test. Il vero debutto è quello romano, dove ogni artista porterà più opere, alcune nuove, altre presentate a Milano».
La collettiva, organizzata da Nokia con Neon campobase e Exibart, riunisce lavori di Nico Dockx, Paolo Gonzato, Stefano Cagol, M+M, Zimmerfrei e Christine De La Garenne. «Il progetto - prosegue il curatore - prevede che le opere possano essere accostate in un unico lavoro condiviso. La sorpresa della creazione, nata dall’insieme di tutte le realizzazioni, sarà una interessante sfida capitolina».
Dockx ha realizzato una serie di fotografie, passando il cellulare a più persone, per mettere in comune le esperienze di vita. Gonzato ha documentato i momenti più leggeri dell’attività di un artista, comprese le inaugurazioni, in uno slideshow, che aggiornerà con immagini dei vernissage nelle varie tappe espositive, trasformando i visitatori in elementi dell’opera. Video per Cagol sul tema del viaggio. M+M - Marc Weis e Martin De Mattia - ha smontato in fotogrammi dei notiziari per farne pattern di colore. Per Zimmerfrei - Anna Rispoli, Anna de Manincor e Massimo Carozzi - un road movie girato a Bruxelles. Di Christine De La Garenne, l’autoritratto «per sottrazione», in cui la figura è simboleggiata da abiti che cadono in terra.
«La novità del progetto - conclude Gianuizzi - è rappresentata dal fatto che i lavori sono realizzati con il cellulare. Una rivoluzione, che consente agli artisti di avere sempre con sé lo strumento con cui esprimere la propria creatività, lanciando un nuovo modo di vivere i progetti artistici, con intere mostre inviate sul telefonino.

Ciò contribuirebbe a svecchiare l’immagine dell’arte per farla uscire dall'anacronismo delle gallerie e portarla alla gente». La tappa romana si chiude in musica, il 18 a La Palma Club, dove i dj useranno il Nokia per animare la serata e si terrà il live di Rosalia De Souza.

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