"Nuova squadra, nuova vita. La ripartenza dalle macerie"

Esce "Sono un grande" in attesa del tour negli stadi. Tiziano Ferro: "Sanremo? Mi ha sfiorato il pensiero, ma non ci sarò"

"Nuova squadra, nuova vita. La ripartenza dalle macerie"
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Bentornato Tiziano Ferro, niente male intitolare un disco Sono un grande.

"Ma non è arroganza, non ha un significato universale e non vuol certo dire sono il più grande, anzi, è un disco che parla di insicurezze".

Nella canzone omonima canta: "Perché se non sono ancora morto, sarà per caso, sarà per torto oppure perché sarà perché sono un grande e non me ne sono mai accorto".

"Quando ho scritto il testo e ho deciso di intitolarci il disco, ero terrorizzato. Ma anche la mia nuova manager Paola Zukar ha detto vai!. E sono andato avanti".

Quasi un disco auto motivazionale.

"Se ho deciso di buttarmi in questa nuova fase della mia vita musicale, allora dovevo intitolarlo proprio così".

Poi parleremo di questa nuova fase. Intanto Tiziano Ferro, che è più in forma che mai, esce da uno dei problemi personali più complessi che ci siano, la separazione dal marito Victor Allen ("Con il quale ho un bellissimo rapporto") con la conseguente custodia esclusiva dei due figli Margherita e Andreas, ed è riuscito a trasformare in grinta e sincerità analitica tutto il bagaglio di frustrazioni e dolori che una frattura del genere si porta inevitabilmente dietro. Quarantacinque anni e quasi venti di carriera, è sereno e rilassato quando parla di queste nuove canzoni, del tour negli stadi che verrà il prossimo anno e dei cambiamenti professionali che, uno tira l'altro, ha affrontato in questo periodo. Un nuovo Tiziano Ferro. Un altro Tiziano Ferro (che stasera inaugurerà il format "Tim New Music Night" con un minishow).

Perché ha scritto che "questo disco non sarebbe mai dovuto uscire"?

"Prima avrei avuto mille dubbi. Ora il mio nuovo team mi ha detto tu sei matto, queste canzoni noi le dobbiamo fare. Penso che il disco non sarebbe uscito con le persone con le quali lavoravo prima, non avrebbero avuto il coraggio. C'era bisogno di entrare in una nuova stanza degli specchi".

Oltre alla nuova manager, c'è anche una nuova casa discografica, la Sugar di Caterina Caselli e Filippo Sugar.

"Il contratto è solo per un album poi vedremo. Quello prima (con la Universal - ndr) è scaduto senza che nessuno, neppure io, si accorgesse che mancava ancora la pubblicazione di un greatest hits".

Ha detto: "È scaduto come il latte".

"E io ho continuato a scrivere senza alcuna struttura intorno. In fondo il mestiere dell'artista è anche camminare sul ciglio di un burrone. Ho contattato Paola Zukar solo quando avevo praticamente finito tutti i brani".

A proposito: "Questa è una canzone, la più triste che ho scritto" canta nel primo singolo Cuore rotto.

"Parla di ricostruzione dalle macerie. Sono sicuro che qualunque amico divorziato direbbe la stessa cosa: la separazione è un lutto e devi attraversare tutte le fasi del lutto come se fosse una catarsi".

Tutto sta nel prendere la decisione.

"Io lo consiglio a tutti: se la vostra storia non ha prospettive, non rimanete insieme per i figli, loro se ne accorgono".

In Fingo&Spingo (il singolo da oggi in radio) parla di "paura o ipocrisia".

"La paura è sicuramente la responsabile di tutti gli errori più grandi che ho fatto".

Ad esempio?

"Non ero pronto a Sanremo 2020. Pensavo sarei andato lì un po' con un ruolo più completo e invece no, entravo in scena dopo la mezzanotte, cantavo e poi basta".

Ma nel 2026 ci torna?

"Nel mio intimo, quando hanno riconfermato Carlo Conti, c'è stato un minutino in cui ci ho pensato, appena un minutino eh".

Con che brano ci sarebbe andato?

"Beh, Sono un grande". (sorride - ndr)

Quindi niente Sanremo in gara, si diceva in coppia con Madame.

"Di lei condivido la convinzione che si pubblica nuova musica solo quando si ha qualcosa da dire".

Lei ha anche qualcosa da fare: il tour negli stadi. Trecentomila biglietti già venduti.

"A giugno 2026 compio 25 anni di carriera e voglio che il pubblico sorrida quando uscirà dagli stadi".

Ormai durante i

concerti spesso si preferisce filmare con il cellulare che ascoltare musica.

"È una delle tendenze dei social network. Metto un filtro nelle foto, sembra tutto bello ma magari vivo in una catapecchia senza mangiare".

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