Stefano Vladovich
Mini vertice sui piromani di Castelfusano. Ovvero il punto sulla tutela di ciò che resta del parco pubblico più esteso della capitale. A 5 anni dal terribile rogo che ha distrutto quasi un terzo della pineta di Ostia, Regione, Prefettura, Protezione civile e Forestale tracciano un primo bilancio della lotta agli incendi boschivi. Primo dato: in pochi giorni sono andati a fuoco 2 ettari di verde. Lelicottero del Campidoglio ha effettuato 66 lanci dacqua con la «benna» da 500 litri (totale 33mila litri dacqua) in 51 ore di volo, 15 gli interventi via terra per domare le fiamme. In arrivo, nei prossimi giorni, una nuova telecamera a infrarossi da collegare alla sala operativa del coordinamento interforze di Pantano. Costo dellintervento: 150mila euro. Presentato, inoltre, un progetto per la prevenzione degli incendi con la collaborazione delle associazioni di volontariato da impiegare nella perlustrazione interna. Queste, dunque, le misure per fronteggiare il dramma degli incendi nella Pineta di Castelfusano secondo lassessore regionale allAmbiente Angelo Bonelli, il direttore della Protezione civile del Comune di Roma, Patrizia Cologgi, il vicecapo di Gabinetto della Prefettura, Ferdinando Santoriello e il comandante regionale del Corpo forestale dello Stato, Vincenzo Pasquini.
«Assieme al prefetto Serra - spiega lassessore Bonelli - abbiamo deciso di potenziare la vigilanza per mettere fine allazione di quei delinquenti che mettono a rischio questo patrimonio ambientale». «Avvistamenti repentini, capacità reattiva degli operatori, collaborazione degli organi istituzionali». Sono questi, per Patrizia Cologgi della Protezione civile, i «fattori di successo di una strategia che ha consentito una propagazione limitata degli incendi». La storia del «grande rogo»? È la mattina del 4 luglio 2000 quando vengono avvistati i primi focolai alimentati da un forte vento di scirocco. Il primo Canadair arriva solo allora di pranzo. Inspiegabilmente unautobotte viene dirottata a piazza Cavour per delle sterpaglie in fiamme. Le bocchette antincendio sono guaste o sabotate. Carabinieri, polizia e vigili del fuoco salvano alcune persone intrappolate nelle loro abitazioni.
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