Conclave, il giallo del ritardo della fumata: le 5 ipotesi

Per quanto la Cappella Sistina sia avvolta dal mistero e dal segreto fino alla prossima elezione, alcune fonti hanno rivelato le possibili ragioni del ritardo della fumata

Conclave, il giallo del ritardo della fumata: le 5 ipotesi
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La prima fumata nera del Conclave per eleggere il successore di Francesco al soglio pontificio è stata effettuata alle 21.01, due dopo l'orario previsto delle 19. Il mondo intero ha atteso con ansia di conoscere il risultato della prima votazione, nonostante fosse pressoché scontato, e nel frattempo si sono diffuse le più svariate ipotesi, tra le quali quella che non ci fosse stata nessuna votazione nella prima giornata. Questa possibilità è prevista dal protocollo ma non particolarmente comune, invece le due ore di attesa sono state un semplice "ritardo" nella procedura. Quel che accade durante il Conclave è segreto: i Cardinali vengono chiusi a chiave dentro la Cappella Sistina e non possono avere contatti con il mondo esterno fino alla fumata bianca, che indica l'elezione.

La meditazione

Tuttavia il Corriere della sera riporta la voce di alcune fonti affidabili secondo le quali il tempo trascorso tra l'extra omnes e la fumata sia stato così lungo per la prolungata meditazione del cardinal Raniero Cantalamessa. Non è un cardinale elettore perché ha superato gli 80 anni di età ma gli è stato affidato il compito di offrire una meditazione ai cardinali elettori durante il Conclave. Una lunga meditazione, pare di oltre 45 minuti, iniziata subito dopo l'extra omnes, ha ritardato le fasi della prima consultazione nella Cappella Sistina.

Barriera linguistica

Ma non solo, perché in questa prima giornata si sono succedute diverse concause che hanno portato all'allungamento dei tempi, in primis la barriera linguistica. L'italiano è la lingua ufficiale del Conclave da secoli, essendo la lingua ufficiale dello Stato del Vaticano, ma non tutti i Cardinali presenti lo parlano o ne hanno dimestichezza. Pertanto è servito tempo per le traduzioni e per accompagnare tutti i votanti nella procedura.

Tempi di votazione

A questo si aggiunge il fatto che ci fossero ben 18 porporati in più rispetto all'ultimo Conclave e che la maggior parte di loro fossero dei neofiti, quindi è servito un tempo maggiore per capire il funzionamento ma anche per la votazione. La votazione e il relativo scrutinio potrebbero essere stati più lunghi del previsto, considerando anche il fatto che la prima chiamata serve solitamente a prendere confidenza con il protocollo.

Problemi tecnici

Non è da escludere nemmeno che possa esserci stato un problema tecnico con le stufe per la fumata: la colorazione del fumo è data da alcuni addittivi chimici che vengono aggiunti alle schede scrutinate e che danno il caratteristico colore nero. Trattandosi della prima del Conclave, che richiede anche ulteriori controlli, potrebbe aver fisiologicamente allungato i tempi.

Elezione al primo scrutinio

Piazza San Pietro ha trattenuto il fiato per due ore, nonostante siano state contate almeno 45mila persone, davanti alla Basilica regnava un silenzio surreale, "mistico" come lo ha definito qualcuno.

La piazza ha atteso tra le preghiere la fumata e qualcuno si era perfino convinto che il ritardo potesse essere dovuto all'elezione alla prima consultazione, che implica l'accettazione e la vestizione. Ma, più, banalmente, si è trattato un ritardo meramente burocratico unito alla lunga meditazione. La prossima fumata è attesa per domani mattina.

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