Per un giorno pantaloncini e scarpe da jogging possono restare nell'armadio. Per correre sulle strade di Milano basta un abito da sposa, con tanto di velo sulla testa. Proprio come quello indossato dalle protagoniste del primo "Wedding running" organizzato sotto la Madonnina. Niente paura, però. A sfrecciare fra corso Buenos Aires e piazza Duomo, ieri pomeriggio, non erano giovani fidanzate in fuga dall'altare e dalle future responsabilità coniugali. Ma ragazze che, stanche dei «soliti» addii al nubilato con le amiche, hanno deciso di seguire la moda del momento: vestirsi da sposa e lanciarsi in una piccola maratona fra le vie del centro. Hanno preso il via intorno alle 13.30 da corso Buenos Aires per arrivare in piazza San Babila e poi davanti al Duomo. Sarebbero dovute giungere in stazione Centrale ma, complice l'ennesimo temporale, le future spose non hanno potuto tagliare il loro traguardo. Ma sono riuscite comunque a bloccare molte zone della città. Visto che gli automobilisti, rimasti a bocca aperta nel vedere decine di sposine vestite di tutto punto correre incuranti del traffico, si sono fermati per osservare la scena. Ma se per Milano il Wedding running è una novità, non lo è negli Stati Uniti. Più precisamente a New York, dove la corsa riservata alle novelle sposine vanta già molte adepte. A inventarla è stata Mary Jane Watson, una ragazza che ha deciso di festeggiare in questo modo il suo personalissimo addio alla vita da single, per poi invitare tutte le «colleghe» del pianeta a fare la stessa cosa. Per un motivo molto semplice: far finta di fuggire serve a sconfiggere l'ansia. «Il vero addio al nubilato è provare il brivido di scappare dal matrimonio - spiega -. Per questo ho indossato il mio abito da sposa e mi sono messa a correre in giro per New York. È stato troppo bello, tutti mi guardavano ma era come se volassi tra le nuvole. Prima avevo un po' paura del matrimonio, dire sì per sempre a un'altra persona è un impegno non da poco. Ma adesso i timori sono fuggiti via e io non attendo altro che dire sì al mio Fred».Lo strumento della sua propaganda, neanche a dirlo, è Internet. In particolare diversi social network, che alla giovanissima americana sono serviti per lanciare quella che nel giro di un breve tam tam di messaggi è diventata una vera e propria mania. A portarla a Milano è stata una coppia di gemelle: Carlotta e Giorgia Solari. Hanno 22 anni e si sposeranno il prossimo 23 settembre. Ma non porteranno all'altare una coppia di fratelli. Sono state loro a chiamare a raccolta decine di colleghe e a dare il via alla maratona in abito bianco. «Corriamo per esorcizzare la paura - spiegano -. Partecipare a questa manifestazione ci serve a liberarci dall'ansia». Proprio come Maria, anche lei in procinto di dire il fatidico sì: «Il mio fidanzato non pensa che sia una cosa strana, anzi si è divertito.
A me correre serve per scaricare la tensione. E poi è bello farlo insieme ad altre ragazze come me». Insomma, l'idea piace anche in Italia. Così tanto che proprio in questi giorni altre sposine stanno per prendere il via. Prima a Roma, poi nel resto dello stivale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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