Cultura e Spettacoli

Il Nuovo Cinema si scopre quarantenne

Marco Bellocchio protagonista della retrospettiva della manifestazione nata nel 1965

Roberta Pasero

Un giro del mondo di celluloide per festeggiare i primi quarant'anni del festival di cinema più sofisticato d'Italia. Un tour che sorvola la Finlandia, attraversa la Corea e le Filippine, passa per il Brasile, per l'Iran e anche la Spagna e approda in Italia. Era il 1965 quando si accendevano per la prima volta i riflettori sulla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro e oggi il compleanno è festeggiato con un’edizione ancora più ricca che sino a domenica presenterà tendenze e autori emergenti del panorama cinematografico mondiale, in concorso e fuori programma, in versione lungo e cortometraggio. Non senza un doveroso omaggio a Lino Miccicchè, scomparso un anno fa, che con Bruno Torri fu il patron della rassegna oggi tutta da rivivere anche su internet, semplicemente cliccando www.pesarofilmfest.it.
L'ospite d'onore è Marco Bellocchio, a Pesaro non soltanto con la retrospettiva completa dei suoi lungometraggi e documentari cinematografici e televisivi, da I pugni in tasca a Diavolo in corpo, da Sbatti il mostro in prima pagina a Buongiorno notte, ma anche con una mostra inedita dei suoi dipinti e immancabile tavola rotonda, domani mattina. E a rappresentare il cinema italiano vi sarà anche ...Spendo soldi che non ho di Daniela Ceselli che oggi a mezzogiorno sarà tenuto a battesimo dall'interprete principale Barbora Bobulova.
Ma come sempre il festival, diretto da Giovanni Spagnoletti, non è di passerella ma di emozioni e di molteplici sguardi che spaziano dal toccante album di fotografie di Agnes Varda Cinevardaphoto ai fotogrammi magici di Victor Erice, regista spagnolo che in quarant’anni di carriera ha firmato appena tre film e due episodi per pellicole altrui. E ancora, il cinema sudcoreano contemporaneo, compreso quello digitale, a cominciare dai film del provocatorio Jang Sun-woo, e a quello descritto dai registi finlandesi che racconta i conflitti di un Paese ai margini della storia e delle storie, reali o cinematografiche che siano.


Tre, infine, i saggi editi per l’occasione da Marsilio: Nuovo cinema (1965-2005) a cura di Torri; Il cinema sudcoreano contemporaneo e l'opera di Jang Sun-woo a cura di Davide Cazzaro e Spagnoletti; Marco Bellocchio Il cinema e i film a cura di Adriano Aprà.

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