RomaIl partito finiano arriverà prestissimo. Entro settembre, assicurano i fedeli del presidente di Montecitorio. Scelta scontata dopo quella di fondare il gruppo parlamentare di Fli, però, rispetto agli inizi, è già possibile capire qualcosa di più. Ad esempio i riferimenti politico-culturali della nuova formazione politica. Contro Berlusconi sicuramente. Più simile, sembra di capire, a Sinistra e libertà di Nichi Vendola. Lo aveva spiegato Fare Futuro nei giorni scorsi e ieri lo ha ribadito Fabio Granata nel suo blog.
«A Settembre costruiremo attorno a Gianfranco Fini il profilo di una forza politica modernissima ma intrisa di memoria Storica. Culturalmente consapevole, ma popolare. Una forza in grado di progetti lungimiranti e allaltezza del modello Italiano. Un modello, per nostra fortuna, ben distinto e distante dal berlusconismo privo di anima, dallaffarismo privo di progetto e dal rancoroso tribalismo della Lega». Premesse che sembrano chiudere la strada a una qualunque collaborazione con il centrodestra. Un paio di colpi al premier e un altro alla Lega, nessuno alla sinistra. Al contrario, quella più estrema, a sinistra del Pd, guadagna indirettamente un omaggio grazie a una citazione di Franco Cassano, sociologo, sostenitore della giunta pugliese di Vendola e di quella barese di Emiliano. A sedurre Granata il «Pensiero Meridiano», quel pensiero «che si inizia a sentir dentro laddove inizia il mare, quando la riva interrompe gli integralismi della terra, quando si scopre che il confine non è un luogo dove il mondo finisce, ma quello dove i diversi si toccano e la partita del rapporto con laltro diventa difficile e vera».
Possibile che sia solo unidea di Granata. Ieri persino un ultrà finiano come Briguglio, si è detto a favore di un «ritorno con Berlusconi». Ma nemmeno le colombe finiane, ad esempio il viceministro Adolfo Urso, negano che si stia andando verso un nuovo partito.
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