Cronache

Il nuovo Psi litiga più di quello vecchio

Duello a distanza tra il segretario regionale Catrambone e quello provinciale Sanna

Il nuovo Psi litiga più di quello vecchio

Nuovo Psi-Partito socialista, atto terzo. Non è una commedia, anche se a volte potrebbe dare l’impressione che... Arriva in redazione - chi vuole la può leggere qui sotto - la smentita del segretario provinciale Gianfrancesco Sanna alle dichiarazioni del segretario regionale del suo stesso partito, Gregorio Catrambone, che aveva a sua volta smentito Sanna e «bacchettato» il nostro Giornale che si era limitato a pubblicare una nota ufficiale, su carta intestata Nuovo Psi, del segretario provinciale, che nel frattempo - avvertiva Catrambone - era stato commissariato dalla segreteria regionale, cioè da lui stesso, con l’avallo dei responsabili nazionali, eccetera, eccetera.
Al di là della bontà delle legittime, rispettive considerazioni, che lasciamo agli interessati e ai lettori, resta la realtà dei fatti: quella - purtroppo per la democrazia - di un nobile, glorioso partito storico ridotto a frazioni con percentuali da condominio, l’un contro l’altra armate. Di questo passo, pare che tarderà molto la vittoria del buon senso. Ecco, su questo sì che vorremmo arrivasse la smentita.

Apprendiamo dall’articolo, a firma F.R., pubblicato su «il Giornale» del 09.07 u.s.,che a Genova l’Avvocato Gregorio Catrambone , avrebbe costituito una nuova segreteria e forse un nuovo partito funzionale a suoi personali obiettivi politici.
La Federazione di Genova, come peraltro già dimostrato, non è interessata a portare avanti dibattiti a «carte bollate»; il nostro obiettivo era ed è politico. Saranno semmai gli organi del Partito all’uopo preposti, a tenere conto dei comportamenti e delle iniziative assunte dal segretario regionale.
Ci preme solo informare il Vs. Giornale ed i cittadini che quanto dichiarato dall’avv. Catrambone,non ha legittimità politica, né aderenza ai fatti, ne valore statutario né abbiamo mai ricevuto da parte delle Direzione Nazionale una comunicazione di commissariamento. La nostra linea politica è quella uscita dal congresso provinciale ed è la rappresentazione, a livello locale di quella del congresso nazionale sostenuta dal Segretario Gianni De Michelis.
Quella che l’avv. Catrambone chiama «l’affrettata, convocazione del Comitato Direttivo», è stata una delle normali e continue riunioni degli organi del partito, ed in quella sede il segretario regionale ha chiesto di votare il Suo documento in contrapposizione a quello della segreteria Provinciale ottenendone la bocciatura. La segreteria Nazionale ha convocato in seguito, presso un hotel genovese, l’assemblea degli iscritti alla quale il segretario regionale ha brillato per la sua assenza.
Al termine dell’assemblea degli iscritti, il V. Segretario Nazionale Parretti ha preso atto che la linea politica portata avanti da questa non dava adito ad alcuna incoerenza ed anzi confermava la piena e totale autonomia di questa Federazione ed a conferma di ciò,dichiarava di avocare a se il coordinamento regionale per quanto in riferimento alle elezioni amministrative. Da allora non solo non vi è stata alcuna smentita dagli Organi Nazionali del Partito, ma sempre la garanzia della nostra autonomia rispetto alle posizioni del segretario Regionale.
Non ci risulta, peraltro, che a seguito del convegno di Bertinoro il Partito abbia assunto posizioni di linea politica diverse da quelle fin qui perseguite; come è noto l’assumere od il modificare una linea politica è materia congressuale.
La riunione del 24.02.07 cui fa riferimento l’avvocato Catrambone, è frutto di una sua personale iniziativa, statutariamente illegittima. La convocazione è stata richiesta sulla base di un elenco di nomi e non di firme, di fatto alcune sono state apposte a direttivo in corso alla presenza del Segretario Amministrativo; i membri presenti erano in numero di 9 e successivamente se ne sono aggiunti 2 a Direttivo concluso e quindi in totale assenza del numero legale essendo il direttivo composto da 27 membri.
Pertanto qualsiasi decisione assunta in quell’occasione è priva di legittimità se non nelle univoche interpretazioni dell’avv. Catrambone, che dovrà presentare e sostenere agli Organi Nazionali del Partito,così come i due su sei membri della segreteria come pure il Presidente del Consiglio Provinciale.

Questi sono i fatti, di cui non vorremmo più parlare, altro è la politica, altre sono le aspettative dei Cittadini che noi cercheremo di interpretare e che sono il vero motivo della nostra presenza e fermezza nel portare avanti la linea del partito.
Gianfrancesco Sanna

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