Obiettivo le aziende con un giro d’affari da 2,5 a 150 milioni

Non una semplice ridenominazione, ma la costituzione di una realtà operativa focalizzata primariamente sul comparto delle Pmi, forte dell’intera gamma di strumenti della finanza d’impresa. «Mediocredito Italiano è un unico contenitore specialistico - tiene a sottolineare il management della società - in grado di riunire le competenze e le esperienze del Gruppo Intesa Sanpaolo per rispondere alle necessità di finanziamento delle aziende». Imprese con fatturato tra i 2,5 e i 150 milioni di euro, nel solco della cinquantennale tradizione di sostegno del Mediocredito Lombardo al mondo produttivo, di cui si fa interprete il nuovo soggetto.
A un mese dal debutto, la banca si avvale di un modello di servizio peculiare, «che poggia su centri di eccellenza dedicati alle diverse proposte di credito agevolato e di finanziamento a medio e lungo termine», facendo leva su un forte radicamento sul territorio e su specializzazioni verticali nei settori a più elevato ritmo di crescita nei diversi distretti industriali: energia a Torino, sistema moda a Milano, agricoltura a Firenze, ospitalità a Padova, sistema food a Bologna, shipping a Napoli, ricerca & sviluppo a Milano e media & entertainment a Roma. «Tutti settori in espansione - spiegano i vertici di Mediocredito Italiano - ove è forte il contributo delle piccole e medie imprese e ai quali i nostri desk specialistici garantiscono un’analisi approfondita e una gestione puntuale dei prodotti di maggiore complessità con il sistematico aggiornamento sui trend e le prospettive dei singoli mercati», aiutando anche a predisporre nuovi prodotti finanziari per le attività del gruppo. Il portafoglio di Mediocredito Italiano si completa, poi, con il leasing, in virtù della recente aggregazione della società Leasint. In tutto, sono oltre 800 addetti che si dedicano alla consulenza sull’intera gamma delle forme tecniche della finanza e di erogazione del credito a medio e lungo termine.


L’obiettivo della società, che opera all’interno della Banca dei Territori espressa dalla riorganizzazione del Gruppo Intesa Sanpaolo, è raggiungere entro il 2009 erogazioni per oltre 14 miliardi e portare gli stock a 37,6 miliardi, con una crescita superiore al 24% sul 2007.

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