Le contestazioni alla dirigenza da parte della frangia ostile dei tifosi, il coinvolgimento nello tsunami «Piedi puliti», laddio di Paolo Di Canio, il tentativo di scalata fallito da Giorgio Chinaglia, gli arresti dei quattro capi-ultrà: verrebbe da scrivere «al diavolo il 2006!» e che per fortuna è cominciato il nuovo anno. Macché, non abbiamo fatto in tempo a scriverlo che già ci hanno regalato le anticipazioni per il 2007, e siamo stati informati che il cuore del tifoso laziale dovrà aspettarsi almeno un paio di altri attentati alle coronarie, con liniziativa del patròn Lotito di diventare lunico azionista del club e il successivo tentativo di far uscire il titolo da Piazza Affari.
Ve neravate accorti? Alla fine di dicembre è scattata lofferta pubblica di azioni che si concluderà in questo mese di gennaio, mentre va aggiunto che lamministratore attende laccoglimento del ricorso sul sequestro del 14,6 per cento delle azioni acquisite da Mezzaroma. Aspettiamo al varco gli eventi, consapevoli comunque che prima di ogni «affare» dovrà essere ammortizzato laddio del capitano, Massimo Oddo. Che andrà al Milan, dopo un tira e molla interminabile, col giocatore a un passo dal trasferimento già in estate. Anzi, già da diciotto mesi, a rileggere i ritagli dei giornali datati luglio 2005. E sarà lennesimo «ciao, me ne vado» dopo le partenze eccellenti di Nesta, Nedved, Vieri, Mihajlovic, Mancini, Veron, Crespo, roba che a nominarli tutti verrebbe fuori una squadra galattica. Con una differenza, rispetto al passato, costellato di addii eccellenti dalle parti di Formello: stavolta la dirigenza biancoceleste tratterà alla pari con il saccheggiatore di turno. No, non farà come sempre la parte di chi resta a bocca asciutta, perché il signor Lotito non ci sta proprio ad accompagnare allaeroporto, destinazione Linate, il trentenne difensore solo per un pugno di mosche. Vuole denaro frusciante (sette milioni e mezzo di euro) e il cartellino di Pasquale Foggia, altrimenti farà saltare baracca e burattini, ovvero un business dato per «concluso» da almeno tre mesi in Lombardia, nonostante le continue smentite capitoline.
E qui entrano in ballo le strategie dei manager, con il più malvisto dei presidenti della storia laziale che aspira a fronteggiare alla pari Adriano Galliani in una sorta di derby fra neocondonati dalla giustizia sportiva. Così, mentre uno sintetizza limportanza di chi è capitano, rigorista e anima della squadra, laltro punta sulla data dellattuale scadenza contrattuale del giocatore (il 2008), con lappendice della normativa Fifa che potrebbe consentire al difensore di Pescara lo svincolo anticipato di un anno a una cifra irrisoria. Sembrerebbe quasi una commedia dal finale alla «così è se vi pare» se solo il fac totum biancoceleste non avesse deciso di stravolgere gli stereotipi del football.
Dunque Lotito venderà il palindromo Oddo, ma a patto che il terzino gli chieda di farlo. E soprattutto a patto che i meneghini gli paghino a peso doro un propulsore di fascia che - ironia della sorte - avevano in organico fino a dieci anni fa, nelle giovanili, prima di «sfiduciarlo» mandandolo a farsi le ossa in serie C1.
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