Oddo piede ispirato Gattuso solito guerriero Gilardino un fantasma

MILAN
4,5 DIDA. Non dà mai l’impressione della sicurezza, sembra pauroso e quando deve metterci le mani per una presa sicura, preferisce alzare in angolo, I piedi, poi, non fanno per lui.
6,5 ODDO. È il padrone della fascia destra. Corre avanti e indietro come un pendolino (Cafu in panchina lo guarda con invidia). I cross migliori sono i suoi, i calci d’angolo pure e mirabile è il lancio lungo a tagliare la difesa che manda Pirlo in gol.
6 NESTA. Si avevano dubbi sulla sua tenuta fisica: scomparsi. Ingaggia un duello atletico con Podolski e lo vince non facendogli quasi toccare palla.
6,5 MALDINI. Che cosa si può dire ancora di questo eterno ragazzo? Annulla un Makaay all’inizio pericoloso.
5,5 JANKULOVSKI. Dal ceco non arrivano cross e inserimenti sulla sinistra (40’ st KALADZE sv).
6 GATTUSO. Il guerriero non si smentisce. Le dà, le prende, rischia l’ammonizione, esorta con ampi gesti il pubblico a farsi sentire. E i tifosi lo ascoltano.
6,5 PIRLO. Il geometra Andrea fa bene i suoi conticini, anche se talvolta appare troppo lento. Ma sa farsi trovare al punto giusto quando Oddo lancia in diagonale dalla destra e la difesa del Bayern s’impappina. Ci mette la testa, che non è una sua specialità, e uccella Rensing.
7 AMBROSINI. Un autentico iron man, eterno, indistruttibile, si spezza ma non si piega. Sradica un’infinità industriale di palloni a centrocampo, di piede, di testa.
5,5 SEEDORF. È fuori forma e lo si sapeva. Cerca gli appoggi con Kakà e Gilardino che non gli vengono bene (40’ st GOURCUFF sv).
7 KAKÀ. Da lui ci si aspetta sempre di più e qualcosa di più. Fa comunque paura agli avversari e si procura un rigore che solo Baskakov non vede. E se ne guadagna un altro che solo l’arbitro riuscirà a vedere.
4,5 GILARDINO. Non è più il Gilardino dei bei tempi andati. Indeciso, insicuro, alieno dall’assumersi responsabilità. Tocchetta sempre indietro, cerca scambi spalle alla porta, si agita ma non è produttivo. E quando Oddo gli mette sulla testa un pallone che chiede solo di essere spinto dentro, il Gila non trova di meglio che schiacciarlo su Rensing per fargli fare bella figura (25’ st INZAGHI sv).
Allenatore ANCELOTTI 6. Dà i consigli, fosse per lui entrerebbe in campo a giocare.
BAYERN MONACO
6 RENSING. Fa i miracoli su Ambrosini e Gilardino e poi si fa scavalcare come un pivello dalla testona di Pirlo. Deve ancora correre per fare la barba a Kahn.
6 SAGNOL. Sulla destra crea qualche pericolo con discreti cross. Ma non è Oddo (23’ st LELL sv).
6 LUCIO. Parte come un gatto di marmo, poi si riprende e, con qualche tocco delizioso, fa capire che è un brasiliano.
8 VAN BUYTEN. Due gol a San Siro. E quando mai...
5,5 LAHM. Non si vede più di tanto.
6 SALIHAMIDZIC. Vuole dimostrare alla Juventus che ha fatto bene a prenderlo. E, soprattutto nel primo tempo, ci riesce. Poi fa anche il cross per il gol tedesco.
5,5 HARGREAVES. In mezzo al campo non si fa sentire.
6 OTTL. Si scorna con Gattuso. E sono scintille.
5,5 SCHWEINSTEIGER. Può dare di più: al di sotto dell’abituale rendimento.
5,5 MAKAAY. Parte bene, sembra un furetto, ma poi Maldini lo doma (42’ st SANTA CRUZ sv).
4,5 PODOLSKI. Un fantasma (23’ st PIZARRO sv).
Allenatore HITZFELD 6,5.

Squadra ben messa in campo, azzecca i cambi.
ARBITRO BASKAKOV (Russia) 4. NOn vede un rigore che c’è e poi se ne inventa un altro che non c’è. Nello spogliatoio deve aver visto i filmati e ha deciso di rimediare all’errore fatto, commettendone un altro.

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