Oggi al via gli incentivi di Obama

Barack Obama (nella foto) non apprezza solo il management che guida le scelte industriali dell’azienda automobilistica italiana, ma sembra guardare al nostro Paese anche nei provvedimenti legislativi in favore dell’ambiente e dell’automotive. Negli Stati Uniti, infatti, scatta oggi una campagna di ecoincentivi alle quattro ruote che avrà un costo complessivo per lo Stato di circa 1 miliardo di dollari.
La durata del pacchetto sarà di tre mesi e vuole far ripartire sia il settore (-37% nei primi cinque mesi) in tutta la sua filiera, sia svecchiare il parco circolante che ammonta a 245 milioni di veicoli. Gli automobilisti americani potranno avere a disposizione due fasce di contributi. Il primo da 3.500 dollari (all’incirca 2.500 euro) e l’altro, più sostanzioso, da 4.500 dollari (più o meno 3.200 euro).
Il meccanismo per ottenerli, però, è complesso per via dei numerosi paletti issati dai politici di Washington. Innanzitutto, l’auto da acquistare non potrà superare il costo di 45mila dollari (circa 32mila euro) ma potrà essere sia di fabbricazione americana, sia importata. In secondo luogo, quella da rottamare dovrà essere funzionante e posseduta da più di un anno dallo stesso proprietario che richiede il bonus in modo da evitare che, come in Italia, si scateni una corsa all’acquisto di «catorci» per poter usufruire degli incentivi statali. Inoltre, l’auto da consegnare al concessionario (che si occuperà dello smaltimento) non dovrà essere stata immatricolata prima del 1984 (gli analisti considerano che sono oltre 30 milioni) e dovrà avere un consumo che non supera le 18 miglia per gallone (7,7 km per litro). Se un automobilista riesce a soddisfare tutte queste condizioni può ottenere il bonus da 4.500 dollari nel caso in cui acquisterà un mezzo che ha un consumo di almeno 28 miglia per gallone (all’incirca 12 km per litro). Se, invece, l’auto nuova che comprerà è un veicolo con una percorrenza media di 22 miglia per gallone (9 km per litro) avrà diritto a un incentivo da 3.500 dollari. I vaucher potranno essere utilizzati anche per i furgoni attraverso un meccanismo meno restrittivo dal punto di vista dei consumi medi.

La campagna Cash for clunkers (denaro per i rottami) potrebbe aumentare, quest’anno, le immatricolazioni di veicoli di circa 250mila unità. Una boccata d’ossigeno per le case Usa (ieri gli analisti stimavano 10 milioni di unità per fine anno), fra cui Chrysler che ha tutta la gamma prodotta negli ultimi 25 anni «utile» per accedere alla rottamazione.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica