Oggi incontro al volo tra il Papa e Berlusconi

RomaIl Papa parte questa mattina, poco dopo le nove, diretto a Praga per il tredicesimo dei suoi viaggi internazionali, e a salutarlo, all’aeroporto di Ciampino, potrebbe trovarsi di fronte il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il condizionale è d’obbligo perché fino a ieri non erano arrivate le conferme di rito dai rispettivi uffici del cerimoniale, né da Palazzo Chigi, né dalla Segreteria di Stato. Se la stretta di mano avverrà, sarà un evento legato alle circostanze: anche il premier, infatti, stamattina arriverà a Ciampino proveniente da Pittsburgh, negli Stati Uniti, dove si è tenuto il vertice del G20.
Il possibile incontro con il Pontefice in partenza e il capo del governo in arrivo, che autorevoli fonti vaticane consideravano nel tardo pomeriggio di ieri altamente probabile salvo imprevisti dell’ultima ora, non sarà dunque di quelli programmati per tempo. Berlusconi aveva in agenda di lasciare gli Stati Uniti alle 17 di ieri (le 23 in Italia) e l’arrivo a Ciampino dovrebbe avvenire entro le 7 di mattina. Se non ci saranno ritardi o imprevisti, il Cavaliere attenderà l’arrivo di Ratzinger, che giungerà in macchina da Castel Gandolfo per imbarcarsi sull’Airbus dell’Alitalia diretto nella capitale della Repubblica Ceca.
È tradizione che un esponente del governo saluti il Papa in partenza e lo accolga al momento del suo ritorno. E già altre volte è accaduto che un presidente del Consiglio in arrivo a Ciampino abbia atteso il Pontefice, come avvenne nell’aprile 1997, quando Romano Prodi, appena rientrato da Tirana, aspettò all’aeroporto il rientro di Giovanni Paolo II dallo storico viaggio a Sarajevo.
L’incontro a tu per tu, per un brevissimo saluto – in queste occasioni non c’è il tempo se non per uno scambio di battute – sarà il primo dopo le polemiche sulle vicende private del premier e dopo il caso Boffo. Come si ricorderà, si era parlato di una possibile presenza del premier a Viterbo, in occasione della messa celebrata dal Papa lo scorso 6 settembre. Da Palazzo Chigi, prima ancora che scoppiasse il caso Boffo, avevano però fatto sapere per tempo che a rappresentare il governo ci sarebbe stato il sottosegretario Gianni Letta. La bufera sul direttore di Avvenire aveva provocato la frettolosa cancellazione dell’incontro tra Berlusconi e il braccio destro di Papa Ratzinger, il segretario di Stato Tarcisio Bertone, previsto all’Aquila.

Letta aveva incontrato per qualche istante Benedetto XVI a Viterbo, ed era uscito dalla sacrestia rassicurato, definendo «saldi» i rapporti tra la Santa Sede e il governo italiano.
Il saluto di questa mattina a Ciampino, che pure non va caricato di eccessivo significato, attesta che tra i palazzi d’Oltretevere e quelli dell’esecutivo i rapporti istituzionali continuano e sono buoni.

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