Oggi l'addio a Cecilia. "Ambrogino d'oro alla sua memoria"

Lega: "Un monito, non accada più". Faro sui servizi sociali del Comune

Oggi l'addio a Cecilia. "Ambrogino d'oro alla sua memoria"
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È un gesto simbolico ma che vale come monito per il futuro. "Candiderò Cecilia De Astis all'Ambrogino d'Oro alla memoria" anticipa la consigliera comunale e vicesegretaria nazionale della Lega Silvia Sardone. La massima onorificenza del Comune alla 71enne travolta e uccisa dall'auto pirata con bambini rom a bordo, per non dimenticare e perchè una tragedia tanto simile a quella del vigile Nicolò Savarino, investito nel 2012 da un rom minorenne in fuga con un suv, non accada mai più. Sardone spera che "il Consiglio sappia essere compatto, a differenza di quanto accaduto per il poliziotto Christian De Martino un anno fa". Cecilia "era una donna molto attiva e impegnata nel quartiere Gratosoglio, soprattutto sul piano sociale. Ha lavorato per anni in un cotonificio della zona - ricorda -. Persona disponibile, apprezzata e stimata, sempre presente e pronta ad aiutare gli altri". Considerato che "difficilmente avrà una vera giustizia, vista l'età non punibile dei baby delinquenti - sostiene -, la massima onorificenza del Comune può rappresentare, seppur in modo parziale, un riconoscimento simbolico per quanto ha fatto per la città e un monito affinché simili episodi non si ripetano". Oggi alle 14,45 i funerali della 71enne nella chiesa di San Barbaba, il sindaco (che non sarà presente) ha sentito ieri i figli. Il leader della Lega Matteo Salvini torna ad attaccare (anche Sala): "Non si può far finta di niente, quanto avvenuto a Milano è grave. Serve agire subito, con l'intervento dei servizi sociali, troppo spesso cauti quando ci sono di mezzo famiglie che vivono nelle roulotte o nelle baracche - sostiene -, per mettere quei bambini in condizione di non ripetere i gravissimi reati appena commessi. Basta con la tolleranza e il buonismo nei confronti dei rom e di gente che è difficile definire "genitore"" scrive sui social, riportando la notizia dei minori subito riaffidati alle famiglie. "In tutto questo - aggiunge - sorpresa e tristezza per quei politici di sinistra per cui il problema principale non sono minorenni ladri e assassini o famiglie rom assenti, ma la Lega e Salvini".

La sottosegretaria all'Istruzione Paola Frassinetti (FdI) sottolinea che la tragedia al Gratosoglio "riporta drammaticamente l'attenzione su una realtà purtroppo diffusa: ragazzi che vivono nell'illegalità, privi di regole e lontani dalla scuola. Con il decreto Caivano il Governo è intervenuto per la prima volta in maniera decisa, prevedendo sanzioni severe per i genitori che non mandano i figli a scuola. I primi dati sono molto positivi. Per rendere pienamente efficace la misura vanno rispettati scrupolosamente tutti i passaggi previsti: l'obbligo per le scuole di segnalare gli abbandoni, quello per i sindaci di ammonire le famiglie inadempienti e, nel caso, l'avvio dell'azione penale da parte della magistratura. Solo così potremo restituire a questi ragazzi un futuro di legalità". Bimbi che vivono in roulotte su un'area privata, spostandosi da una città all'altra dopo pochi mesi, come in questo caso, sono considerati però dal Comune degli "invisibili", vengono monitorati quelli nei campi regolari.

Il capogruppo della Lega Alessandro Verri presenterà un'interrogazione per "sapere cosa stanno facendo concretamente i servizi sociali e se il Comune sta effettuando i i controlli necessari sulle situazioni fragili. Ci sono bimbi soli o in balia di famiglie assenti".

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