Oggi le nomine di Eni, Enel e Finmeccanica

Scaroni e Conti saranno confermati. Zampini in corsa per Finmeccanica

Roma É la Lega il convitato di pietra nella partita fra Giulio Tremonti e Gianni Letta sulle nomine ai vertici delle aziende pubbliche. Sono infatti parecchi i candidati che fanno riferimento al partito di Umberto Bossi. Nel pomeriggio di oggi, a Borsa chiusa, il Tesoro rende note le liste per il rinnovo dei consigli d’amministrazione delle quotate Eni, Enel e Finmeccanica. I termini scadono il 16 aprile e non oggi per Terna, ma è possibile che il governo opti per il «pacchetto» completo. Quanto alle società non quotate, come Poste e Rai, le nomine potrebbero arrivare in un secondo momento. Come sempre accade in questi frangenti, il quadro sarà completato all’ultimo minuto, nella migliore tradizione.
Eni, gara a due per la presidenza
Alla guida del colosso energetico resterà, salvo improbabili ribaltoni, l’ad Paolo Scaroni. A favore del manager vicentino giocano anche gli ultimi avvenimenti in Nord Africa: un cambio della guardia in un momento così complesso per l’approvvigionamento di energia potrebbe essere un salto nel buio. Diversa la situazione per la presidenza, in bilico tra l’uscente Roberto Poli e il commercialista milanese Paolo Andrea Colombo, vicino a Tremonti.
Enel, Gnudi vicino all’uscita
Anche all’Enel sembra ripetersi la situazione dell’Eni: conferma molto probabile per l’amministratore delegato Fulvio Conti, e una gara ancora aperta per la presidenza. Appare scontato il ritiro del bolognese Piero Gnudi, vicino a Romano Prodi e apprezzato dal concittadino Pier Ferdinando Casini. A sostituirlo potrebbe essere l’attuale presidente e ad di General Electric Sud Europa, Giuseppe Recchi: la scelta avrebbe un forte sapore anti-francese (General Electric, con Westinghouse, sviluppa l’Ap1000, il reattore concorrente dell’Epr di Edf), piacerebbe quindi al ministro Tremonti e non scontenterebbe la Lega, che potrebbe rinunciare alla candidatura di Gianfranco Tosi. Nel cda dell’Enel potrebbe per la prima volta fare il suo ingresso uno straniero, l’ex commissario europeo agli affari economici Pedro Solbes, candidato da Assogestioni.
Finmeccanica, ipotesi due «ad»
Pier Francesco Guarguaglini rinuncerà alla guida operativa della società, pur rimanendo presidente con alcune deleghe. In pole position per la carica di ad Giuseppe Orsi, attuale numero uno di Agusta Westland, seguito da Giuseppe Zampini, ad di Ansaldo Energia. Secondo alcune fonti, non è escluso che vengano nominati due ad. Idea che appare non troppo brillante, considerata la presidenza «pesante» di Guarguaglini. Altri candidati con meno chance, Alessandro Panza e Giorgio Zappa, manager di lungo corso della società.
Terna, Roth in recupero
Archiviata l’ipotesi Roberto Castelli alla presidenza, per la legge dell’anno sabbatico,si profila la conferma per Luigi Roth e per l’ad Flavio Cattaneo. L’interesse della Lega per Terna dipende dal fatto che la società deve sviluppare investimenti importanti in Lombardia e Veneto.


Poste, resta Sarmi
Conferma molto probabile alle Poste per l’ad Massimo Sarmi e il presidente Giovanni Ialongo. Quanto alla Rai, si cerca un sostituto per il direttore generale Mauro Masi, dato in partenza per la Consap.

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