Oggi sciopero: a rischio tutte le visite

Marisa de Moliner

A rischio oggi le visite, gli esami e le operazioni nelle case di cura e negli ospedali privati. Un consiglio: chi ha un appuntamento fissato da tempo per oggi in una delle cliniche private milanesi (Madonnina, San Camillo, Capitanio, San Pio X, Istituto Europeo d’Oncologia, Galeazzi e Humanitas) prima di muoversi da casa telefoni per chiedere conferma. I dipendenti di tutte queste strutture questa mattina protestano contro il mancato rinnovo del loro contratto. Un rinnovo che non riguarda l’ultimo che ha scatenato la protesta dei lavoratori della sanità pubblica, ma quello che risale al biennio 2004-2005. Si tratta, quindi, di un’adempienza che si trascina da ben trentacinque mesi. «E che - spiega Emilio Didoné, responsabile sanità Milano Cisl Funzione Pubblica - è particolarmente sentita da 20mila lavoratori solo in Lombardia. L’adesione a questo sciopero si preannuncia massiccia, tant’è vero che le direzioni sanitarie hanno dovuto indicare chi deve garantire il minimo assistenziale che corrisponde al servizio offerto la domenica». A risentire dello stato di agitazione saranno gli ambulatori, i laboratori, i reparti e le sale operatorie dove verranno garantiti gli interventi urgenti.

Incroceranno le braccia infermieri, impiegati, tecnici e laureati ma non medici che sono stati invitati da Cgil, Cisl e Uil a partecipare alla manifestazione che partirà alle 10 davanti alla casa di cura San Pio X perché è diretta da padre Virginio Bebber, presidente regionale Aris (l’Associazione religiosa istituti socio-sanitari) che con l’Aiop (l’Associazione italiana ospedalità privata) gestisce le cliniche e gli ospedali privati.

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