In onda il reality del sesso, ma i caroselli continuano

Il Comune «voyeur» mette le telecamere sulle strade del sesso ed è subito polemica. In funzione da ieri otto occhi elettronici lungo il tratto urbano della via Salaria, dalla Tangenziale alla Motorizzazione civile. Installati sui lampioni al centro della carreggiata e collegati alla sala operativa dei vigili urbani serviranno per «pizzicare» gli indisciplinati... del traffico. Ovvero a multare chi si femerà in doppia fila, chi farà inversioni a «U» o non rispetterà la segnaletica verticale e orizzontale, oppure quella semaforica. Insomma, come spiega Luca Odevaine, vice capo di gabinetto del sindaco Veltroni, l’augurio «è che fungano da deterrente per sconfiggere il fenomeno della prostituzione, minorile soprattutto». Che il sentirsi osservati, faccia desistere clienti e «operatrici», in poche parole. Ieri i clienti c’erano comunque, e le «signorine», romene specialmente, erano al «lavoro» come sempre. Pienone. «Per ora non sono state elevate contravvenzioni - aggiunge ancora Odevaine - perchè attendiamo l’autorizzazione del ministero dei Trasporti che, comunque, non dovrebbe tardare ad arrivare. Poi dalla prossima settimana lo stesso sistema verrà utilizzato lungo la via Palmiro Togliatti e a piazza dei Navigatori». C’è già chi l’ha ribattezzato il reality del sesso e chi sostiene che se si dovesse seguire questo scherma, allora le videocamere andrebbero piazzate lungo tutte le consolari e principali direttrici. Dice Fabio Sabbatani Schiuma, consigliere comunale di An: «Nella migliore delle ipotesi, le lucciole si trasferiranno altrove. Altra zona, stesso squallido spettacolo di caroselli notturni. A questo punto meglio sarebbe creare aree ad hoc, fuori dal centro abitato. Sarebbe meno ipocrita». A dir poco scettico Fabio Nobile, segretariod dei Comunisti Italiani di Roma e capogruppo del Pdci al Campidoglio: «L’idea di predisporre telecamere nelle vie della città dove la prostituzione ha la più alta concentrazione, come Via Salaria, non ci convince e non ci sembra la soluzione migliore per risolvere il problema, anche se conveniamo con il Sindaco che proprio su Via Salaria, dal punto di vista del traffico e della sicurezza stradale, c'è una situazione che merita un intervento opportuno, che però, non c’entra con l’anti-prostituzione». «Oltre il 90 per cento delle vittime di questo racket - aggiunge, infatti, Nobile - è composto da cittadini immigrati e pensare di risolvere una questione così rilevante apponendo nelle nostre strade qualche telecamera, non scalfisce minimamente i mercanti del sesso che, anzi, risponderanno semplicemente cambiando zona, spostandosi e trovando altri luoghi». «Per combattere la prostituzione non servono misure ad affetto che hanno il solo scopo di criminalizzare dei comportamenti - dice Chiara Moroni, Vice Presidente dei parlamentari di Forza Italia -. Sono necessarie misure serie ed efficaci per combattere la schiavitù e il mercato delle donne. Interventi legislativi, anche in questo campo, vanno di pari passo con un processo culturale».
E affonda Vladimir Luxuria, deputata del Prc: «Veltroni inaugura il primo vergognoso reality contro la prostituzione e mette in nomination le lavoratrici del sesso. Un metodo che provocherà una maggiore distanza tra le lavoratrici del sesso e le forze dei polizia: diminuiranno le denunce per violenze subite, si ostacolerà il lavoro delle unità di strada che fanno informazione sul sesso sicuro e sull’uso del preservativo». «Il sindaco invece di destinare risorse per la riqualificazione della viabilità pensa bene di sprecare denaro con provvedimenti che colpiscono la privacy e l’autodeterminazione di persone adulte e consenzienti», conclude Luxuria.
Intanto, ieri mattina, contro prostituzione e degrado in strada hanno manifestato persino gli studenti delle scuole superiori. Quelle di «periferia» che si definiscono di serie «B» rispetto agli istituti del centro. Il corteo capeggiato dai ragazzi del tecnico industriale «Giorgi», che ha sede proprio vicino alla Palmiro Togliatti, insieme con un comitato delle scuole di periferia, ha sfilato fino a insediarsi sotto le finestre del presidente del VII municipio, Roberto Mastroantonio.

Ad aprire ilo striscione «Mai più zitti». «È una manifestazione apolitica - dice il rappresentante degli studenti Giovanni Calvasio - siamo scesi in piazza per dimostrare contro il degrado della zona, perché vogliamo rispetto e sicurezza. Misure concrete».

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