Onda rock, sul palco i Korn e i «Chiodi»

Giornata rovente oggi all’Idroscalo e non per il caldo. Dalle 14,45 a notte fonda suoni durissimi e alternative rock in tutte le salse con chiusura affidata ai Korn e ai Nine Inch Nails.
Notte di metallo in tutte le sue sfumature, in cui il pubblico alla fine sarà inchiodato dai Nine Inch Nails (chiodi da nove pollici appunto)che termineranno la kermesse. Nine Inch Nails, band dalle mille trasformazioni, padri dell’industrial metal condito di elettronica e furore; creatura di Trent Reznor (che tra l’altro ha lanciato un personaggio come Marilyn Manson) l’uomo che ha raccolto l’eredità di Kurt Cobain nell’interpretare il nihilismo e le disillusioni dei giovani degli anni Novanta. Con venti milioni di album venduti e due Grammy conquistati (con brani inseriti nelle colonne sonore di film di David Lynch e Oliver Stone) sembra assurdo definirli «alternativi», ma Reznor ha mantenuto la purezza (se così si può dire), la cattiveria e la voglia di stupire e svoltare continuamente e imprevedibilmente degli esordi, di quando è partito nel 1988. Ormai i Nine Inch Nails si identificano con lui, sono lui, e il gruppo prende forma soltanto per le tournée. «I Nine Inch Nails come gruppo sono finiti - ha detto un giorno Reznor - ci sono modi più stimolanti per presentare la mia musica», ha detto e così ha fatto. E poi ha rotto con l’industria discografica (ad un concerto ha detto: «i miei cd costano troppo, rubateli o scaricateli da Internet»); senza casa discografica alle spalle l’album Ghost I IV, in circolazione gratuitamente on line e in una superconfezione cd vinile dvd, gli ha fatto guadagnare più di un milione e mezzo di dollari. L’ultimo album The Slip è scaricabile gratuitamente sul sito della band.
Non meno importanti (con un palmares di 30 milioni di dischi venduti e un contratto con la Emi nel 2005 da 25 milioni di dollari) né meno arrabbiati i Korn, guidati da un altro leader carismatico come Jonathan Davis, che entra in scena con la sua tunica nera per «manipolare» i fan a suon di note brutali e rutilanti. Con il loro show cercheranno di confermare la loro fama di death metal band più popolare.

Di contorno, ma non troppo, a partire dal primo pomeriggio, altre band di prestigio come i Super Elastic Bubble Plastic (che aprono il concerto e il tour italiano), Loaded, Killswitch Loaded e l’incredibile miscuglio sonoro dei Mars Volta.