Venezia - Ammonta a 160 tonnellate il pesce sequestrato in tutta Italia nell’ambito dell’operazione "Capitone". Si tratta di pesce avariato, conservato e venduto come fresco, e prodotto asiatico venduto come nostrano. Individuati 588 tra reati e illeciti amministrativi: 61 riguardano frodi in commercio, 25 i casi di sottomisura del pescato, 70 quelli legati al cattivo stato o alla cattiva conservazione del pesce.Le sanzioni amministrative ammontano a 696.879,79 euro. Nell’operazione sono stati impiegati 2.004 uomini ed eseguiti 6.677 controlli.
Il ministro Zaia "C’è sempre chi si crede più furbo degli altri nel villaggio globale: noi vogliamo continuare a garantire la sicurezza alimentare e insaturare questa politica della tolleranza zero". Lo sottolinea il ministro per le Politiche agricole, Luca Zaia, commentando l’operazione "pesce trasparente" chiusa oggi a Venezia con la capitaneria di porto-Guardia Costiera. "Vogliamo - spiega Zaia - difendere il consumatore e il produttore. Ricordiamoci che ci sono 14 mila imbarcazioni che ogni giorno vanno in mare e che devono essere tutelate".
"Il pesce sicuro agli indigenti" "Penso che tutto quello che
è sicuro e certificato - ha fatto sapere Zaia - può essere dato tranquillamente agli indigenti.
Chiederemo quindi alle procure di dissequestrare questo cibo". "In generale, e questo lo abbiamo dimostrato in questo periodo, dobbiamo pensare agli
indigenti e a chi non ha i soldi per comprarsi il cibo i dice Zaia - e in Italia sono sette milioni di
persone".
Cenone al sicuro "Un dato che serve per
tranquillizzare gli italiani: il cenone di Capodanno, tradizionalmente
impostato sul pesce, potrà essere allestito sapendo che il Governo
è intervenuto e lo ha reso più sicuro.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.