Cronaca locale

Opposizione in trincea: «Pagheranno i nostri figli»

Corritore: «Già in fumo 75 milioni, un vero spreco» Per la Commissione bilancio patrimonio al sicuro

I commenti dell’opposizione, ovviamente, suonano come un «l’avevamo detto». E prima di tutti, lo aveva detto il consigliere comunale del Pd Davide Corritore, che sulla questione dei derivati emessi da Palazzo Marino bisognava vederci chiaro. Nella sentenza, la Corte dei Conti puntualizza che con l’operazione dei contratti sottoscritti dal Comune «si vincolano risorse di generazioni future». «Per i nostri figli - afferma Corritore - non possiamo permettere che venga messo a rischio il patrimonio del Comune». Quando è tempo di approvare il bilancio comunale, «passiamo le notti in aula per evitare che si sprechi un centesimo del patrimonio, poi scopriamo che si perdono così milioni di euro».
Il parere depositato ieri dai magistrati contabili (e indirizzato a tutti i consiglieri comunali) prende di mira il superbond trentennale emesso dal Comune nel giugno del 2005, quando era ancora sindaco Gabriele Albertini. Il mutuo, da quasi 1,7 miliardi di euro, è stato rinegoziato diverse volte nel corso degli anni e l’ultima lo scorso ottobre, quando primo cittadino era già Letizia Moratti. «Passando dal tasso fisso a quello variabile, il Comune ha esposto il patrimonio pubblico ad alto rischio senza che nessuno lo sapesse - sostiene il consigliere del Pd -. Da quando lo abbiamo scoperto e denunciato ad oggi, sono nel frattempo passati mesi in cui le perdite sono continuate. Le banche a mio parere hanno già guadagnato 75 milioni più del dovuto, e rischiamo di perdere 15-20 milioni solo nel 2009». A febbraio la commissione Bilancio ha approvato in maniera bipartisan una commissione di saggi che valuti in tempi rapidi, i contratti in derivati in essere e quelli conclusi dal 2005 ad oggi. Gli esperti dovranno anche verificare i possibili rischi finanziari a carico del Comune fino al termine dei contratti.
I giudici hanno inviato la sentenza al consiglio perché abbia modo di chiedere «possibili interventi correttivi». «È assolutamente necessario - afferma Corritore -, perdere ancora soldi ci porta a ridurre i servizi». Frena gli allarmismi la maggioranza. Francesco Beretta, presidente azzurro della Commissione Bilancio, è tranquillo e precisa che «il debito è sotto controllo, mutui sono trentennali e la curva del debito va dunque esaminata a lungo termine.

Ora il tasso di interesse è in aumento e può essere positiva la rinegoziazione».

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