Da un po’ di tempo lo chiamano incentivo. Stimolo motivazionale come il discorso negli spogliatoi di Al Pacino in «Ogni maledetta domenica» o l’arringa di Braveheart prima della battaglia di Stirling Bridge. Il sesso in ufficio ci può far uscire dalla crisi più della reintroduzione dell’Ici e della privatizzazione delle municipalizzate. Fa bene al fisico e alla mente, certificano senza ridere ricercatori e sociologi, e in tempi di crisi come questo, migliora il rendimento professionale a tutto vantaggio della crescita economica e del pil. Come non si sa ma se lo dice la scienza che di solito non ha tempo da perdere con le stupidaggini bisogna crederci. L’ultima novità se l’è inventata una ricerca commissionata dal personal trainer dei vip Andrea Carollo all'Associazione «Donne e qualità della vita» che, sotto la guida dalla sessuologa Serenella Salomoni, ha approfondito, è il caso di dirlo, l'argomento sesso tra le scrivanie su un campione di 480 individui fra i 25 e i 55 anni. Scoprendo, risultato basato sulla sola autocertificazione, che un lavoratore su cinque ha avuto almeno una relazione con un collega e che una coppia su dieci si è formata proprio sul posto di lavoro. Farsi la compagna di banco, la conclusione, dà felicità ed energia, anche quando la compagna di banco è la signorina Silvani.
Pare che la botta e via si configuri come comportamento antisindacale e fiancheggiamento alla politica di Marchionne: un intervistato su tre infatti confessa che pur di stare vicino alla tipa sfora abbondantemente l'orario di lavoro, uno su due dice di andare al lavoro molto più volentieri e quasi sette donne su dieci sostengono di essere molto più produttive quando sono innamorate. Uno su cinque poi, più lei che lui, si porta perfino il lavoro a casa ma qui non è chiaro se si tratta di un espediente per prolungare il rapporto a distanza con la persona amata o se il lavoro a casa altri non sia che il ragioniere in persona.
Insomma l’Italia, per uscire dal drammatico momento economico che attraversa, più che rimboccarsi le maniche deve abbassarsi le braghe. Carollo ha pubblicato sul sito www.carollogroup.biz la sua bibbia del sesso in ufficio che, trasformato in opuscolo, sarà distribuito a 300 aziende italiane. Pieno zeppo di consigli: se non potete contare su una sala di montaggio meglio farlo in mensa, tipo cotto e mangiato, mai superare i venti minuti di prestazione, usare come punti di appoggio fotocopiatrici e risme di faldoni e soprattutto fateveli pagare come straordinari anche quando la prestazione è sotto la media.
Ognuno ha le sue perversioni personalizzate.
Il KamaOffice, come lo chiama Carollo, suggerisce l’utilizzo di sofisticati strumenti di piacere: nel Toro della Fotocopiatrice si raccomanda, testuale di «stendere il petto della partner sul piatto di copia e accoppiare il proprio ritmo con quello dei passaggi di luce»; nel Sex Brief si prevede un «accoppiamento su una sedia da scrivania con lei che si solleva ritmicamente sui braccioli e lui che, nel frattempo, compie una composta telefonata di lavoro», nel Planning si spiega «un’ardita manovra a due, da farsi sdraiati sotto il tavolo riunioni in cui, durante l’atto, si ricordano ironicamente gli impegni della settimana a venire». A venire, appunto. Non tutte le aziende però sono uguali. Se lavori all’Ikea, per esempio, ti tocca montarti tutto da solo...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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