Ora l’aperitivo si fa in stazione nel dehor all’ombra della Bullona

L’aperitivo ora si fa in stazione. E se l’appetito aumenta, ci si può pure fermare per cena e rilassarsi poi fino alle 2 di notte. Lo Chatulle (ristorante in via Piero Della Francesca 68, per prenotazioni chiamare lo 0234534024) ha appena inaugurato il nuovo dehor estivo ai piedi della stazione della Bullona. Un raffinato salotto all’aperto in grado di ospitare fino a cento coperti e dotato di un elegante lounge bar pronto a servire ottimi long drink a costo tutto sommato contenuto (7 euro).
Impossibile non notare questa perla vicino alla stazione in stile Liberty, la cui facciata, ora sapientemente illuminata da un gioco di luci, domina sopra il dehor estivo in perfetta simbiosi e armonia con il contesto urbano e architettonico. L’ex stazione, un immobile dismesso e a rischio abbandono, si trasformerà presto in uno spazio per eventi e mostre di arte contemporanea. Tutto ciò grazie a un encomiabile lavoro di recupero e di restauro collettivo. Un brillante esempio di collaborazione e di sinergia tra istituzioni e imprenditoria.
Torniamo allo Chatulle. Pino Scalise, il proprietario del ristorante e del vicino Gattopardo Café, è uno degli artefici della trasformazione di via Piero della Francesca. Una strada fino a dieci anni fa lontana dalle rotte notturne dei tiratardi milanesi. Poi sono arrivati i locali, dal Roialto al Kineo, oltre al già citato Gattopardo, e i fanatici della movida hanno scoperto anche questo angolo di Milano a pochi passi da corso Sempione.
Chi è stato allo Chatulle sa cosa lo aspetta nel nuovo dehor. La clientela è simile a quella che affolla l’ex chiesa sconsacrata del Gattopardo: pubblico over 30, dall’abbigliamento ben curato e i modi pacati ed eleganti. Non si escludono però incursioni di giovani modelle e operatrici nel campo del fashion. L’atmosfera è decisamente rilassata, grazie alla luce soffusa delle candele e all’illuminazione della Bullona alle spalle. Un misto soft di sonorità lounge e chill out accompagna l’aperitivo e il dopocena.
Oltrepassando la porta di cristallo si entra all’interno del locale e ci si immerge in un ambiente ovattato dove il bianco avorio fa da padrone. La scelta dei toni e delle luci è stata selezionata personalmente dal proprietario. Sempre all’interno, ecco la saletta fumatori (35 metri quadri) per gli amanti di bionde, pipe e affini.
La cucina (aperta fino all’1) è tradizionale, con uno speciale occhio di riguardo all’arte culinaria milanese. La protagonista indiscussa è la carne. Ottima la selezione dei vini, con una cantina ben fornita che si concede qualche chicca per i palati più esigenti. Buono anche il servizio, particolarmente attento al dettaglio, come l’accostamento cromatico delle portate sui grandi piatti trasparenti.

Il locale è aperto a mezzogiorno e sera tutti i giorni tranne il lunedì. Particolarmente consigliato per una cena romantica o per un incontro di lavoro. Il costo medio di una cena si aggira sui 40 euro. Soldi spesi bene, non c’è dubbio.

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