Ora per l'idrogeno si passa ai fatti Benefici per i bus

Giulio Emiliani

Entro la fine di novembre il Parlamento dovrebbe approvare il decreto legislativo approvato dal governo nel quale si recepisce la direttiva europea del 2014 relativa ai carburanti e combustibili alternativi e, automaticamente, si inserisce tra questi anche l'idrogeno che va ad affiancarsi a metano, biocarburanti ed energia elettrica. Il primo riflesso pratico è la possibilità di erogare idrogeno a una pressione di 700 bar, quella indispensabile per le auto, mentre finora il pieno delle celle a combustibile, che bruciano l'idrogeno producendo l'energia che alimenta il motore elettrico, in Italia si poteva fare soltanto a 350 bar, sufficiente soltanto per i bus.

Si può parlare di una rivoluzione nel futuro dei carburanti in Italia? «È un enorme passo avanti: il recepimento delle norme Ue fa sì che l'idrogeno entri automaticamente nel Piano Energetico Nazionale, operativo fino al 2025 risponde Angelo Moreno, presidente dell'Associazione Italiana idrogeno e celle a combustibile e siamo molto soddisfatti perché per la parte riguardante l'idrogeno il decreto recepisce il testo redatto dalla nostra associazione». In quali settori inciderà principalmente la nuova normativa? «Un impatto immediato ci sarà sulle flotte di autobus degli enti locali che dovranno supportare un ricambio del circolante nel quale almeno il 25% dovrà essere alimentato a idrogeno, metano o a elettricità prosegue Moreno - parallelamente l'industria automobilistica nazionale potrà impegnarsi nello sviluppo di modelli fuel cell, una tecnologia che è oggi disponibile soltanto per autobus e pullman olandesi e tedeschi, e per autovetture giapponesi e coreane».

Resta da sciogliere il nodo delle infrastrutture. «Certamente ammette Moreno - ma anche in questo caso l'entrata in vigore delle nuove disposizioni europee darà impulso al loro sviluppo: già oggi esiste un corridoio europeo lungo il quale è possibile andare da Oslo a Bolzano (2.500 km) con un'auto a fuel cell, un test compiuto recentemente da una Hyundai. Nuove stazioni di rifornimento erano già in cantiere e adesso ci sono le premesse perché vengano realizzate.

Non dobbiamo aspettarci una copertura diffusa ma se alcune Case realizzassero modelli a fuel cell che fossero anche plug-in (esiste un concept di Mercedes-Benz, ndr) l'utilizzo dell'idrogeno potrebbe avvenire soprattutto lungo le grandi direttrici, poi ci penserebbero le colonnine di ricarica».

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