da Roma
Per uscire dallimpasse della vertenza Alitalia il governo non trascura nessun particolare. Anche Atitech, la controllata dellex compagnia di bandiera attiva nel settore della manutenzione, non è rimasta fuori dal raggio dazione di Palazzo Chigi.
In realtà, il commissario straordinario Augusto Fantozzi ha reso noto giovedì sera di aver ricevuto una manifestazione di interesse da parte di Aviation Management Consulting, una piccola azienda che si occupa di manutenzione di aeromobili. Forse troppo piccola per tranquillizzare i circa 800 dipendenti di Atitech a Napoli. Per questo motivo ieri mattina il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, avrebbe chiesto al presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini di entrare nella partita.
Lipotesi prefigurata, secondo quanto trapelato dalle indiscrezioni, si fonda su un rafforzamento della compagine che punta ad acquisire Atitech puntando sulla disponibilità della stessa Cai ad acquisirne una quota di minoranza. Ma Guarguaglini è sempre stato scettico sulla possibilità di utilizzare la holding a maggioranza pubblica del settore aerospazio e difesa come ciambella di salvataggio per le imprese in crisi. «Possiamo essere interessati a qualche dipendente, non ad Atitech», aveva dichiarato il presidente giovedì scorso.
Finmeccanica, tuttavia, non è del tutto insensibile ai richiami del governo ma intende esercitare la propria collaborazione in maniera diversa. Ossia partecipando alla ricollocazione dei dipendenti in esubero. Basti pensare, osservano fonti di viale Montegrappa, che negli ultimi tre anni nel Mezzogiorno sono state effettuate circa mille nuove assunzioni. Finmeccanica, infatti, è molto impegnata al Sud attraverso la controllata Alenia: a Napoli nel settore aeronavale e a Grottaglie, in provincia di Taranto, per la costruzione di parti della fusoliera del nuovo Boeing 787. E proprio a Grottaglie circa due anni fa sono stati impiegati circa 70 dipendenti di un ramo dazienda Alitalia.
Il governo, e in primo luogo il ministro dello Sviluppo economico Scajola, continuano comunque a lavorare sotto traccia. Atitech potrebbe essere trasformata in un «polo di manutenzione del Mediterraneo». Il problema, ha spiegato Scajola, non è l«esubero di persone», ma «preservare una realtà industriale» orientata sulla manutenzione di Md 80 e Atr.
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