Ora è Thriller anche lui: "Jackson non è morto"

Il cadavere non si è mai visto, alle prove stava benissimo, il certificato di morte è falso: così ora c’è chi teorizza la farsa Movente: Jackson voleva scappare dai debitori. E cinque anni fa un vertice segretissimo avrebbe pianificato la fuga

Ora è Thriller anche lui: 
"Jackson non è morto"

Los Angeles - Michael non è al cimitero. Michael non è in quella bara d'oro. Dov'è Michael? Michael non è morto. Michael è un giallo senza fine, anche adesso che è stato celebrato l'ultimo show. Abbassate le luci, spegnete le telecamere, comincia il giro dei sospetti. Perché Michael è il mistero di un corpo che nessuno ha visto e che non si sa com'è, dov'è, con chi è. Perché non si sa ancora che cosa l'abbia ucciso. E il certificato di morte pubblicato da alcuni siti? Un falso, certo. Qui c'è qualcuno che comincia a credere a una battuta diventata voce, poi gioco e che adesso si prende la dignità di un'ipotesi per entrare nella leggenda dei grandi morti per scena. «Michael Jackson è vivo». Sta bussando per essere l'ultimo della lista dei miti scomparsi per scelta: chiede permesso a Jim Morrison, a Elvis Presley, agli altri spariti e inghiottiti dall'eternità.

Diciotto giorni dopo l'annuncio della morte, Tmz.com racconta che il corteo funebre di martedì è stato un depistaggio: in quella bara, arrivata al cimitero di Forest Lawn e da lì ripartita per lo Staples Center, non c'era Jacko. Non c'era nessuno. Poi in serata un elicottero sarebbe atterrato in segreto a Neverland e però anche lì non c'era il cadavere di Michael. Perché nessuno sa dove sarà sepolto e allora tutti si chiedono se sarà sepolto veramente. Le tv riprendono le notizie e così sul web la storia si amplifica: dov'è? Dov'è? Dov'è? C'è una corsa al sospetto che ha creato un movimento di fan, blogger, ammaliatori e venditori di favole che fa crescere i dubbi e alimenta gli scenari da complotto. È venuto allo scoperto Newsflawour.com: «E se fosse tutta una montatura?». Ieri, quest'articolo scritto il 26 giugno ha avuto 430mila contatti, perché non vedere significa sospettare e qui si capisce che Jacko non lo vedrà più nessuno. Sì, ma perché? Perché è morto davvero o perché è sparito come qualcun altro? Qui vogliono la prova che Michael non respiri più, anche se è macabra e violenta. Che poi le ultime notizie che i complottisti pubblicano in rete dicono che il corpo se c'è non è messo male. «Allora vediamolo», scrivono. «Allora non c'è problema», continuano. Vogliono il trash più trash. Perché in alternativa Michael non è morto. Adesso la cosa si fa insistente, lo scrivono anche altri come hecklerspray.com e retroyakking.today.com, tutti con un loro scenario e una loro possibilità, tutti convinti che ci sia qualcosa di strano. Convinti per fama e per affari, perché ogni contatto in più al sito è una carta da giocare con chi fa pubblicità.

Soldi. La chiave di ogni cosa: del loro business sul sospetto e però anche della sparizione di Jackson che loro spacciano per nuova verità: Michael sarebbe scomparso per scappare ai creditori, per non pagare i 500 milioni di dollari di debiti accumulati negli ultimi anni, oppure per pagarli grazie alla morte. Cento canzoni inedite è il numero che gira da giorni e con il quale mezzo miliardo di dollari si fa in neanche un anno. I conti sono già fatti in questa trama che farebbe sprofondare il Codice da Vinci e Dan Brown nell'abisso di una banale fiabetta. Il giallo di Jacko è molto più avvincente. Ci sarebbe stata quella riunione: lui, i parenti, i manager, qualche amico. Il vertice della morte. Cinque anni per progettare la fuga attraverso la fine tragica e solitaria: lo sbiancamento della pelle usato come movente per una potenziale malattia, le decine di operazioni come sintomo di un malessere psicofisico inarrestabile, le foto sulla sedia a rotelle come certezza della precarietà. Poi il giorno dell'annuncio del ritorno sulle scene per alimentare l'attesa e l'inizio della riscossa economica, poi la data della finta morte, abbastanza vicina al rientro sul palco così da gonfiare gli occhi dei fan di lacrime e i portafogli degli impresari di soldi. Poi ancora il funerale: 16 giorni dopo il presunto infarto, per preparare tutto nei dettagli, per non sbagliare. E però qualcosa non è andato, secondo i creatori della pista alternativa. Non sappiamo ancora se è morto di infarto o no, non sappiamo se l'ha ucciso un cocktail di farmaci o no. Cioè sappiamo, ma sappiamo anche il contrario e questo sarebbe un altro appiglio complottistico.

Fuori da tutto i figli, unici inconsapevoli della finzione. Gli unici a non sapere dove sia davvero Michael. Perché gli altri sì che lo sanno. Anche lui come Elvis, pure lui come Jim: un'isoletta nel Pacifico, comprata da un prestanome per allontanare qualcuno a caccia della verità. Michael vivo, solo, non ricco, ma senza bisogno di niente. Uno scenario rafforzato dalle immagini della celebrazione: finti i pianti della famiglia, anzi così discreti da essere certamente frutto della certezza che Michael sia vivo. Le carte dei cospiratori fanno scopa con le lacrime di Paris, la figlia, lei sì distrutta davvero, proprio perché, come la gente comune, non conosce la verità. «Michael non è morto», di nuovo. Un sito lo scrive, un altro lo riprende, una radio lo commenta, una tv lo lancia. La notizia diventa notizia senza esserlo. Il fantasma ripreso dalla Cnn a Neverland sarebbe stato un indizio della tv più popolare del mondo per dire che neanche i suoi reporter credono veramente alla morte. Non hanno prove, ecco perché tacciono. La verità, però, è che ci sono davvero giornalisti e volti tv che cominciano a pensare al piano B, alla fuga, al colpo di scena. «Ci sono ancora troppi misteri su questa storia», sta dicendo adesso Larry King. Il popolo di chi crede alla messa in scena ha un'altra sponda. Altri centinaia di migliaia di contatti con i siti che raccontano questa leggenda.

Altri dettagli, altri buchi neri nella versione ufficiale. Qualcuno sta già scrivendo un libro e qualcun altro sta preparando uno speciale tv. La Cnn ha pronto un elicottero per andare a trovare Michael. Deve solo capire qual è l'isoletta giusta, ce ne sono troppe.

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