«Ora la tv di Stato diventi come una casa di vetro»

L’ex presidente di Commissione di vigilanza: «Da anni denuncio gli sperperi. Cacciamo gli incapaci»

da Roma

Onorevole Landolfi, lei che si occupa da anni di Rai e telecomunicazioni è rimasto sorpreso da questo rapporto interno sugli sprechi di Viale Mazzini?
«È un quadro che conosco bene. Da tempo sostengo che in Rai esistono corposi filoni di spreco. E questo è uno dei motivi per cui nel 2005 da ministro insistetti per non aumentare il canone».
La Rai può vantare la bella cifra di 13.248 dipendenti. Ma il 22% dei programmi è realizzato da società esterne.
«Il problema è utilizzare meglio le risorse di cui la Rai dispone, di introdurre flessibilità organizzativa e contrattuale. Altrimenti così com’è l’azienda non riesce più a essere competitiva e a raccogliere le sfide dell’innovazione tecnologica».
Molti dirigenti dicono che senza appalti esterni la Rai non riuscirebbe a formare i palinsesti.
«Il problema non sono gli appalti esterni, il problema sono gli organici interni. Vanno valorizzati i dipendenti capaci, gli incapaci devono essere mandati via. Il punto è che le produzioni esterne e i format costano poco e sono adattabili. Quindi va resa competitiva la produzione interna, cercando anche nuovi talenti, nuovi linguaggi e artisti che siano davvero tali».
Ma quale può essere una ricetta concreta contro gli sprechi della Rai?
«Un primo passo sarebbe facilissimo: la Vigilanza, nella scorsa legislatura, ha chiesto di conoscere i compensi dei giornalisti, dei conduttori e di tutti i dirigenti, oltre che le cifre degli appalti. La Rai deve diventare una casa di vetro. Soltanto in questo modo potrebbe avviarsi verso una gestione più efficace, improntata al modello di un’azienda privata».
Questa richiesta quale riscontro ha avuto da parte della Rai?
«La Rai ha dato una risposta interlocutoria per perdere tempo e non ha perseguito questo obiettivo. Mi auguro che la Vigilanza riprenda questo tema e se ne faccia carico».


La Rai può aspettare l’autunno per avere un nuovo vertice o bisogna agire subito?
«Siamo in un clima che promuove l’equilibrio e il dialogo tra maggioranza e opposizione. La legge attuale prevede il meccanismo più garantista. Costituiamo subito la commissione di Vigilanza e diamole la possibilità di eleggere il cda in un clima condiviso».

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