Orge in banca, scandalo in Germania

La denuncia di 5 funzionarie americane in trasferta: spogliarelli in ufficio e carriere assicurate alle più sexy

Orge in banca, scandalo in Germania

Salvo Mazzolini

da Berlino

Nei prossimi giorni gli avvocati della Dresdner Bank, la più grande banca tedesca, saranno convocati dai magistrati americani per rispondere a una serie di accuse contenute in un dossier la cui lettura farebbe la delizia degli appassionati di storie a luci rosse. Nel dossier si parla di festini ed orgette, di sbornie e spogliarelli, di belle ragazze compiacenti contattate per agevolare gli affari e di dirigenti che per regola selezionano le impiegate in base alla loro avvenenza e alla loro disponibilità a rallegrare l'atmosfera durante l'orario di lavoro. Il tutto sarebbe avvenuto a Francoforte, dove si trova la centrale della Dresdner Bank, e il quadro che ne scaturisce è decisamente in contrasto con l'immagine austera e bigotta che si ha del mondo bancario del nord Europa.
A compilare il dossier sono state cinque funzionarie americane della filiale di New York della banca che l'anno scorso furono inviate per alcuni mesi a Francoforte. Prima della partenza furono avvertite sulla diversità di comportamento tra le due sponde dell'Atlantico. In America i flirt tra colleghi vengono visti male e in alcuni uffici sono causa di licenziamento. In Germania, invece, i flirt in ufficio non solo rientrano tra le vicende private ma c'è chi sostiene che giovano al buon andamento della azienda. Ma nonostante questo avvertimento, le cinque funzionarie americane sono tornate a New York inorridite e hanno deciso di querelare la Dresdner Bank per molestie e discriminazione sul posto di lavoro. Joanne Hart, una delle cinque, racconta che ogni volta che andava in porto un buon affare i colleghi maschi avevano l'abitudine di festeggiare organizzando ad alta voce, in presenza di tutti, party a luci rosse con spogliarelliste che spesso venivano convocate direttamente in ufficio.
Kathleen Treglia, un'altra del gruppo che ha sporto querela, racconta che una volta un'impiegata tedesca protestò perché si sentiva discriminata e un dirigente le rispose che la fi- losofia della banca era quella di privilegiare le «eye candy», un vocabolo dello slang americano che significa «occhi caramella» e serve a indicare le ragazze carine e compiacenti. Evidentemente l'impiegata in questione non aveva lo sguardo a caramella e quindi non le restava che rassegnarsi. Fu invece promossa, sempre secondo il dossier, un'altra impiegata che tutti chiamavano Pamela Anderson, star arcinota del cinema porno. A rendere insopportabile il clima, secondo la denuncia, era anche la presenza dei dipendenti gay. Anche loro, quando concludevano un buon affare, organizzavano ad alta voce festini a luci rosse. Ovviamente a loro modo.

Al ritorno a New York, le cinque funzionarie hanno messo tutto in mano ad un avvocato, Douglas Wigdor, il quale ha chiesto un risarcimento di quasi un miliardo e mezzo di dollari. Se vincerà la causa, la cifra sarà ripartita tra le impiegate offese e danneggiate dalla Dresdner Bank.

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