da Milano
Lincidente di Adriano è stato così impressionante che nel dopo-partita si parla prima del brasiliano che della vittoria in sé. Mancini tranquillizzerà tutti: «Rimarrà in osservazione a Niguarda, una precauzione perché aveva già ripreso conoscenza negli spogliatoi. Per quanto possa sentirsi frastornato nella notte, sarà sempre meglio che immobile in campo: con un colpo così alla tempia non si scherza».
E poi la partita e lanno solare che a livello di campionato si chiudeva ieri. Fanno notare a Mancini che dopo la Juve leader con 93 punti cè la sua Inter con 86 e il Milan più indietro con 81: «Sinceramente non conoscevo questi numeri, ma mi fanno piacere perché significano che abbiamo avuto continuità, soprattutto dallo scorso girone di ritorno». Poi sospira: «Certo che tutto questo vincere deve avere poi un coronamento finale in un risultato globale. In ogni modo stiamo procedendo abbastanza bene anche se dobbiamo giocare su un terreno come quello di San Siro a cui spetta la Palma dOro per limpraticabilità: è pessimo, il peggiore di tutta la serie A».
E il mercato a gennaio? «Cerchiamo qualcuno perché a differenza delle altre davanti con noi, perderemo tre giocatori per la coppa dAfrica e uno è Martins. Non sarà insomma un capriccio di Moratti o mio ma una necessità».
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