La pace nel centrosinistra dura un giorno

La pace nel centrosinistra dura un giorno

Nuova spaccatura della maggioranza di centrosinistra in Regione dopo l’ennesima, faticosa «ricucitura» dei giorni scorsi: questa volta l’oggetto del contendere è la legge sull’attività venatoria, con i Verdi che si sono opposti (con successo) all’esame in via d’urgenza di due proposte di legge che prevedono una deroga per la caccia agli storni. Con una mossa a sorpresa che ha spiazzato il consiglio, la capogruppo dei Verdi Cristina Morelli ha infatti chiesto di votare subito la dichiarazione d’urgenza per le due proposte che sono state bocciate. Sia il pdl di Moreno Veschi (Ulivo) per il prelievo in deroga per lo storno limitatamente ad alcuni comuni della Provincia della Spezia, sia quello dei consiglieri Bruzzone e altri (prelievo in deroga della specie storno per la stagione venatoria 2007-2008 in tutta la Liguria) dovranno perciò essere esaminati in uno dei prossimi consigli, ma non prima di due mesi. Quindi l’obiettivo della Morelli di fare slittare i provvedimenti che avrebbero aperto la caccia anche agli storni, specie protetta, è stato al momento raggiunto. Veschi protesta: «Considero molto grave che non sia passata l’urgenza sia sulla proposta di legge di cui io sono primo firmatario sia su quella presentata dai consiglieri del centrodestra» per l’assenza dall’aula di alcuni consiglieri. «La tanto sbandierata pace tra le sinistre è rovinosamente franata» dichiarano intanto i consiglieri dell’Udc Nicola Abbundo e Matteo Marcenaro. E aggiungono: «Per il voto contrario dei Verdi non passa il provvedimento d’urgenza sulla caccia che, responsabilmente, era stato votato anche dalla minoranza. Quindi, nonostante le idilliache dichiarazioni congiunte di Conti e Burlando, anche questa volta assistiamo a uno spettacolo tragicomico che suscita l’ilarità dei presenti». Infine per Franco Orsi (Fi) «ancora una volta la maggioranza prende per i fondelli i cacciatori.

La mancata procedura d’urgenza non consentirà più, almeno per quest’anno, la caccia allo storno: con la procedura ordinaria - conclude l’esponente azzurro - le leggi rischiano di essere approvate quando di storni, animali migratori, in Liguria non ci sarà più traccia».

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