Michele Perla
Non si aspettavano una reazione decisa da parte dei padroni di casa. E così, dopo una violenta colluttazione e dopo essere stati disarmati, i due banditi che avevano fatto irruzione nella villa a scopo di rapina, hanno dovuto ripiegare, fuggendo prima di essere trattenuti dalle stesse vittime. È successo ieri sera a Parabiago, in via Martiri di Belfiore, frazione San Lorenzo.
Mancano pochi minuti alle 19.30 quando Roberto R., 50 anni, ex dirigente di una nota società di gioielli, sta per sedersi a tavola insieme alla famiglia: la moglie e i due figli maschi di 19 e 21 anni.
Improvvisamente si spalanca la porta del soggiorno dove si trovano i quattro, e vi fanno irruzione due uomini, parzialmente travisati con occhiali e cappellino, ma soprattutto armati. Uno impugna una pistola, laltro un bastone. I banditi hanno fretta e fanno la voce grossa, minacciano di sparare puntando larma contro la moglie del padrone di casa. Cercano la cassaforte per razziare soldi e gioielli, ma si dimostrano anche particolarmente nervosi ed insicuri. Roberto R. cerca di calmarli, finge di volersi piegare ai loro desideri, pregandoli al tempo stesso di evitare atti di violenza. Poi però, quando un bandito, quello armato di pistola, gli si avvicina, capisce che larma che ha in mano è fasulla: una pistola giocattolo. A questo punto tenta di disarmarlo e nasce una violenta colluttazione fra i due nel corso della quale, nonostante le percosse ricevute, il cinquantenne riesce ad avere la meglio. Laltro bandito si guarda bene dallintervenire; cerca piuttosto di guadagnare la via di fuga incitando il complice ad imitarlo, prima che sia troppo tardi.
Sono momenti concitati e fra urla e spintoni i rapinatori riescono ad uscire dalla villa e scavalcata lalta recinzione a raggiungere la strada dove probabilmente ad attenderli cera un terzo complice fermo in macchina. E mentre fuggono precipitosamente, dalla villa presa di mira viene lanciato lallarme al 112, facendo accorrere sul posto numerose auto dei carabinieri, che sino a tarda sera hanno setacciato inutilmente la zona alla ricerca dei banditi.
Roberto R.
I carabinieri della compagnia di Legnano hanno raccolto utili indizi, per risalire ai banditi che parlavano con forte accento straniero.
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