Il paese dei balocchi? È a Cormano

Non stupitevi se vostro figlio vi chiederà un giorno o l'altro di trasferire tutta la famiglia a Cormano. Non sarà certo impazzito. In via Gianni Rodari (e il nome non è casuale, tutti hanno letto almeno uno dei suoi libri di fiabe e racconti per bambini) si trova un centro per l'infanzia che farebbe invidia al paese dei balocchi di Collodi: una superficie interna di più di 2mila quadri e un esterno che supera i 2300 costituiscono lo Spazio Bì-La Fabbrica del Gioco e delle Arti (www.lafabbricadelgiocoedellearti.it, info@lafabbricadelgiocoedellearti.it, 02-66305562).
Si tratta di una ex stabilimento di lavorazione del cotone dei primi del Novecento che nel 2005 è stato donato al Comune di Cormano. «Non sapevano cosa farci, ma è nata l'idea di creare un centro per l'infanzia – dice Roberto Cornelli, sindaco di Cormano dal 2009 e personalità alquanto particolare (laureato in giurisprudenza nel 1999, insegna criminologia all'università di Milano-Bicocca)-». Si sa che in Italia c'è una scarsa considerazione per i bambini soprattutto rispetto al resto d'Europa, dove ogni biblioteca, tanto per fare un esempio, ha uno spazio dedicato ai più piccoli. Così, nel 2005, iniziano i lavori per realizzare una vera e propria area interamente dedicata all'infanzia: «Io di figli ne ho tre (di 5, 8 e 10 anni) – continua il sindaco - e, come tutti i bambini di Cormano (circa 1500 considerando quelli dai 6 ai 10 anni) anche i miei vengono alla Fabbrica del Gioco. Questo è un luogo di riferimento anche per le province adiacenti, vorremmo che fosse più conosciuto anche a Milano».
E non c'è da dubitarne: tutte le attività, a parte i corsi di teatro, sono gratuite, e lo spazio offre diverse possibilità. Al piano terra si trova un'area giochi e quello che sarà il futuro bar. Ora qui è visibile anche l'opera che l'artista Antonio Marciano ha ricavato riunendo tutte le tavole che i bambini hanno ricavato con i chiodini colorati durante un laboratorio.
Al piano di sopra il grande Museo del Giocattolo, che riunisce la collezione di balocchi della Fondazione Franzini Tibaldeo (che un tempo era dai Martinitt a Milano) e che raccoglie bambole, trenini, fino a giochi in scatola di diverse epoche, dal 1700 al 1960. Si cammina in una grande sala circondati da case di bambole, collezioni di soldatini di ogni tipo, fino a Stanley e Olio e Mafalda.
Il museo organizza visite guidate e diverse attività didattiche, ed è possibile festeggiare qui il proprio compleanno (con giochi e merenda). Dopo la visita al museo, è imperdibile una sosta in biblioteca, dove sono raccolti oltre 14mila volumi tutti per l'infanzia suddivisi in ordine di età (0-5, 6-8 e 9-11 anni), oltre a una zona video che offre la possibilità di portare a casa in prestito cartoon in vhs o dvd. Anche qui si organizzano attività, come il corso gioco musicale per bambini dai 3 ai 5 anni (da dicembre a marzo) o il corso di cinese base per adulti (da gennaio ad aprile).
Oggi alle 17 si terrà il pomeriggio di lettura e laboratorio sul tema «La Fabbrica del Natale», per bambini dai 3 ai 10 anni, e tutti i weekend di dicembre dalle 14.30 alle 18.30 si può fare shopping natalizio grazie al «Temporary book store», ovvero un mercatino dei libri (e giochi).
Per concludere la giornata in Fabbrica, oltre al Museo del Giocattolo, alla biblioteca, all'esterno attrezzato per giocare e il piano terra, esistono ben due teatri a misura di bambino, a cura del Teatro del Buratto che organizza i cartelloni anche con ospitalità.


Completi di sala macchine, spogliatoi e sala trucco per gli attori, i due spazi (uno per i bimbi più piccoli che siedono per terra in uno spazio circolare, e l'altro una vera e propria sala con posti a sedere più ampia per bambini dai 6 anni in su), prevedono anche corsi di teatro con cadenza settimanale (sabato e domenica, a partire dalle 16, si terrà lo spettacolo del Teatro del Buratto «Storie di Natale»).

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