Piero Pizzillo
Sarà Paolo Calissano a pagare le spese di trasporto in Brasile e le esequie di Ana Lucia Bandeira Bazerra, la ballerina di 31 anni morta nelle prime ore di domenica in via Boselli nella casa dellattore, per unoverdose di cocaina. Laltro ieri il padre Reginaldo, falegname di 55 anni, disoccupato, aveva lanciato un disperato messaggio attraverso una radio di Belford Roxo, il sobborgo di Rio de Janeiro dove vive, dicendosi disposto a vendere un rene pur di raggranellare i soldi necessari per venire in Italia, per il riconoscimento ufficiale della figlia, in modo da evitare un seppellimento da persona indigente. Luomo si è rivolto al nostro ministero degli esteri, ma la risposta era scontata: spetta al Brasile assistere i propri cittadini. Il governo di quel Paese ha comunicato di non disporre di finanziamenti per il trasporto delle salme. A quel punto il consolato ha chiesto allavvocato Carlo Biondi di contattare Calissano. «Lattore - ha dichiarato il difensore - pagherà tutte spese. É un gesto compiuto a titolo di liberalità e di solidarietà nei confronti di chi non cè più e della famiglia che aspetta il corpo. Comunque - ha aggiunto il legale - ciò non costituisce alcuna ammissione di responsabilità e non è un atto dovuto».
Il caso era già giunto in parlamento con una interpellanza del parlamentare della Margherita, Sandro Battisti, in cui è detto, è detto, tra laltro: «É mai possibile che nessuno si senta interpellato dallappello del padre della ballerina che vuol vendere un rene per pagarsi il viaggio in Italia e non permettere che la figlia sia sepolta sola come un cane?». Frattanto, su incarico del pm Silvio Franz, gli uomini della squadra mobile diretta da Claudio Sanfilippo hanno effettuato unaltra perquisizione nella casa dellattore, sequestrando un computer, unagenda con numeri telefonici e alcuni foglietti contenenti della cifre. In poche parole gli inquirenti stanno cercando gli elementi per ricostruire ciò che ha fatto Calissano negli ultimi tempi. Sperando di giungere quanto prima alla individuazione degli spacciatori. A quanto pare, le indagini sulla ricerca dei pusher che rifornivano Calissano hanno ottenuto un qualche risultato. Infatti, un nome sarebbe stato già iscritto nel registro degli indagati, mentre è probabile che se ne aggiungano altri.
Nel pomeriggio di ieri nella trasmissione televisiva «Vita in diretta», Ileana Sanna, amica di Calissano, ha raccontato di avere partecipato quella notte al festino assieme a un amico «Io e Alessio - ha detto tra laltro - abbiamo bussato alla porta alle sei del mattino. Quando Paolo ha aperto era completamente nudo e già fatto di cocaina».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.