Cronaca locale

Palazzo Litta Un viaggio lungo tre secoli nell’arte della cartografia

«Un tesoro ritrovato. Dal rilievo alla rappresentazione» è il titolo della bella mostra ospitata a Palazzo Litta (fino al 18 luglio). Un viaggio affascinante nell'Agenzia del Territorio, l'ente che si occupa del patrimonio cartografico-catastale dello Stato, che ripercorre la storia della cartografia e delle conoscenze scientifiche, tecniche e artistiche a essa connesse. Organizzata e realizzata da Comunicare Organizzando, promossa dall'Agenzia stessa sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, il patrocinio dei ministeri dell'Economia e delle Finanze, dei Beni Culturali e della Provincia di Milano, l'esposizione copre gli ultimi tre secoli, con una ricca selezione di mappe, cabrei, atlanti, documenti e strumenti di rilevazione. Diviso in quattro sezioni, il percorso si giova di una introduzione storica in cui vengono presentati i primi tentativi di misurazione e definizione del territorio che rimandano alla classicità, quando la conoscenza dell'orbe terracqueo era un insieme di miti, intuizioni, leggende. Con la prima sezione la mostra entra nel vivo, grazie al racconto della nascita dei catasti geometrico-particellari, a partire dal Catasto Teresiano che nel 1760 corona il sogno di mappatura dell'imperatore Carlo VI. Esempi di mappe dal catasto napoleonico, pontificio, franceschino, affiancano splendide tavole di cabrei e atlanti decorati con raffinatezza e minuzia, dove la scelta cromatica e l'abilità artistica si combinano con una ratio matematico-tecnica che lascia sbalorditi. Nella seconda sezione, la legge Messedaglia disposta dopo l'Unità d'Italia, apre la strada alla formazione di un catasto unico che nel primo Novecento potrà avvalersi del metodo aero-foto-grammetrico, in pratica il territorio mappato dal cielo. Nelle due ultime sezioni viene affrontata la questione della conservazione delle mappe. Sette importanti reperti cartografici novecenteschi, provenienti dalla Biblioteca storica dell'Istituto Geografico De Agostini, concludono «Un tesoro ritrovato». Infine, nella Sala delle mappe dell'Archivio di Stato in via Senato 10, sarà possibile ammirare l'originale restaurato dell'antica Pianta di Milano, fondata nel 1807 su rilevamento coordinato degli astronomi di Brera.

Una vera festa per gli occhi e per la mente.

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