Con «Panorama» il libro nero del capitalismo rosso

da Milano

S’intitola «Il capitalismo in rosso. Indagine sulle coop dai valori alle speculazioni» il libro allegato al numero del settimanale Panorama in edicola domani. Curato da Renato Brunetta, Andrea Pamparana, Rodolfo Ridolfi e Giorgio Stracquadanio, è un volume prezioso per capire i legami tra il sistema imprenditoriale cooperativo e il principale partito della sinistra italiana, il Pci-Pds-Ds.
È Brunetta, consigliere economico di Palazzo Chigi ed europarlamentare di Forza Italia, a spiegare l’origine delle cooperative, che affonda nella tradizione del socialismo liberale, e l’evoluzione più recente, non coerente con le premesse storiche.
Scrive l’economista: «Il movimento cooperativo, come lo abbiamo conosciuto in Italia nel secondo dopoguerra, legato ed egemonizzato da un partito, ha perso progressivamente la propria forza propulsiva sul piano dei valori, a causa della invadenza del partito sulla Lega delle cooperative». Dunque i Ds si configurano come un vero e proprio «socio occulto» delle coop. Mancanza di trasparenza, scarsi controlli del management, trattamento normativo privilegiato rispetto alle società di capitali, insufficienti poteri per i soci, commistione di interessi con le amministrazioni pubbliche sono i difetti di questo sistema.
Il libro analizza le cifre della Legacoop e spiega i meccanismi di finanziamento dei Ds da parte delle coop (sia lecito che illecito).

Poi si addentra in una serie di vicende, dalla «strana holding Coopfond» alle «partecipazioni regionali». Infine due casi opposti: Parmasole («la coop da salvare») e Coop costruttori di Argenta («la coop da affondare»).

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