Il Papa: «Famiglia sotto attacco Troppe forze tentano di indebolirla»

nostro inviato a Brindisi
La famiglia è all’attacco di forze che «cercano di indebolirla». È sera, Benedetto XVI ha davanti a sé migliaia di giovani brindisini, che lo accolgono con grande calore in una delle poche regioni italiane che, su iniziativa della giunta guidata da Niki Vendola, ha legiferato per concedere diritti alle coppie di fatto. A loro il Papa ricorda che «fra i valori radicati» di questa terra c’è «il rispetto della vita» e «l’attaccamento alla famiglia» che oggi «è esposta al convergente attacco di numerose forze che cercano di indebolirla». In una città che è «porta aperta sul mare», Benedetto XVI ha quindi parlato degli sbarchi «di profughi dalla Croazia e dal Montenegro, dall’Albania e dalla Macedonia». «Mi sembra doveroso ricordare con gratitudine – ha aggiunto – gli sforzi che sono stati compiuti» dalle amministrazioni civili e militari «in collaborazione con la Chiesa e con diverse organizzazioni umanitarie». Ai giovani il Papa ha parlato del «fenomeno drammatico della disoccupazione» e dell’insidia del «richiamo di facili guadagni», della tentazione di «rifugiarsi in paradisi artificiali». La visita-lampo in Puglia, che si conclude oggi, era iniziata nel pomeriggio a Santa Maria di Leuca.

Qui Ratzinger ha ricordato che la Chiesa «non ha confini» e che i confini «geografici, culturali, etnici» e «addirittura religiosi» sono per la Chiesa un invito all’evangelizzazione. Ha quindi invitato all’impegno sociale: «Il bene vince» anche se a volte «può apparire sconfitto dalla sopraffazione e dalla furbizia».

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