Andrea Tornielli
da Roma
Benedetto XVI si recherà, a Valencia, nella Spagna di Zapatero il prossimo 9 luglio per concludere il quinto incontro mondiale delle famiglie. La notizia non è ancora ufficiale, ma ieri lagenzia Fides della Congregazione per levangelizzazione dei popoli ha scritto che larcivescovo della città spagnola, Augustin Garcia-Gasco, «incoraggia i vescovi a partecipare in particolare alla messa conclusiva che sarà presieduta da Benedetto XVI domenica 9 luglio». Linvito a partecipare al raduno, già stabilito da Giovanni Paolo II, era stato rivolto al pontefice allindomani dellelezione dal cardinale colombiano Alfonso Lopez Trujillo, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia nonché regista dellincontro e «grande elettore» dello stesso Ratzinger. Era noto che il Papa aveva detto un mezzo «sì» e anche se la macchina organizzativa dei viaggi papali - ora non più affidata al vescovo Renato Boccardo ma al laico Alberto Gasbarri - non si è ancora messa in moto, la trasferta viene data per certa.
Benedetto XVI, che si tratterrà in Spagna meno di 48 ore, arrivando il sabato e ripartendo la domenica, dopo la celebrazione conclusiva del raduno, parlerà dunque alle famiglie e della famiglia nel Paese europeo dove è stata approvata da pochi mesi la legge sul matrimonio omosessuale, che viene equiparato a quello tradizionale con la possibilità, per i coniugi dello stesso sesso, di adottare anche dei bambini. Sarà il terzo viaggio di Benedetto XVI, dopo quello a Colonia, in Germania, dellagosto scorso, e quello ormai programmato per il prossimo maggio in Polonia, sulle tracce del predecessore Karol Wojtyla, a Cracovia e a Varsavia.
Il quinto raduno mondiale delle famiglie arriva dopo quello del gennaio 2003 a Manila (Papa Wojtyla non vi partecipò, a causa della malattia) e quelli di Roma nel 2000 (durante il Giubileo) e di Rio de Janeiro nel 1997. La decisione di celebrare queste giornate in Spagna è stata presa già tre anni fa da Giovanni Paolo II, e dunque prima della vittoria elettorale del premier socialista José Luis Zapatero, avvenuta, comè noto, pochi giorni dopo il tragico attentato terroristico che l11 marzo 2004 ha sconvolto Madrid. Allepoca il Vaticano non immaginava ancora che lavvento del nuovo governo avrebbe portato allapprovazione della legge sul matrimonio gay e che lappuntamento di Valencia avrebbe acquistato un significato davvero particolare. Proprio larcivescovo della città che si prepara ad accogliere il Papa, allindomani della promulgazione della legge, aveva detto: «In Spagna si assiste alla distruzione sistematica del matrimonio attraverso le leggi di riforma del codice civile».
Lo scorso 3 dicembre, durante lincontro con i presidenti delle commissioni episcopali per la famiglia e la vita dellAmerica Latina, Benedetto XVI aveva appoggiato «decisamente la celebrazione» dellincontro spagnolo e incoraggiato tutte le conferenze episcopali, diocesi e movimenti cattolici a partecipare a questo «importante evento». Allultimo raduno mondiale, quello di tre anni fa a Manila, il cardinale Lopez Trujillo aveva usato toni militanti: «La nuova evangelizzazione richiede che le famiglie di organizzino e si mobilitino... Scoprire Dio nella famiglia significa crescere come cristiani e impegnarsi nella distruzione di tutti quegli idoli che il secolarismo costruisce in maniera incessante, difficile e sconvolgente».
Nei primi mesi di pontificato, Papa Ratzinger ha toccato più volte il tema della famiglia ed è intervenuto in difesa del matrimonio tradizionale. Lo scorso 6 giugno, al convegno diocesano sulla famiglia tenuto in Laterano, Benedetto XVI aveva tuonato contro «le varie forme odierne di dissoluzione del matrimonio, come le unioni libere e il "matrimonio di prova", fino allo pseudomatrimonio tra persone dello stesso sesso», che, aveva detto, «sono invece espressioni di una libertà anarchica, che si fa passare a torto per vera liberazione delluomo.
Lultima visita in Spagna di un Papa è stata quella di Giovanni Paolo II a Madrid, nel maggio 2003. Allora il premier era il popolare Aznar, con il quale la Chiesa spagnola aveva rapporti molto cordiali.
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