Città del Vaticano - "Viviamo in una grande confusione circa le scelte fondamentali della nostra vita. Filosofie contrastanti
nascono e scompaiono, e non ricordiamo da cosa veniamo, per che cosa siamo fatti, dove
andiamo". Lo ha detto il Papa nell’Udienza Generale parlando dell’ "emergenza educativa" e dei
compiti dei sacerdoti nel mondo di oggi. In proposito ha citato una frase del Vangelo: "Ho
compassione del popolo, sono come pecore senza pastore".
"Sacerdoti non cerchino successi" Seguendo l’esempio di Gesù che diceva "la mia dottrina non è mia", il sacerdote "non
interpreta una filosofia, non parla da sè per crearsi ammiratori o un proprio partito: insegna in nome
di Cristo presente, propone la verità che è Cristo stesso". Lo ha ricordato il Papa nell’Udienza
Generale di oggi. "Non propogo le mie idee, non dico quanto mi piace, ma sono bocca e voce di
Cristo e propongo questa unica dottrina", ha spiegato parlando come dovrebbe fare un qualunque
sacerdote che "non annuncia le proprie idee ma una dottrina che non è sua perchè è di Cristo". E
neppure però "sarebbe come un portavoce che legge un testo", infatti deve vivere lui per primo
quanto annuncia e cioè "la genuina dottrina ecclesiale, espressa nel Catechismo della Chiesa
Cattolica".
"Preti portino la luce nella confusione del mondo" Preti
portino "luce di Dio" nella "confusione dei nostri tempi": è quanto ha auspicato papa Benedetto XVI,
durante l’udienza generale in Piazza San Pietro. Il suo discorso è stato dedicato al sacerdozio, ma il
pontefice non ha fatto alcun accenno allo scandalo di pedofilia all’interno della Chiesa. Benedetto XVI,
davanti ad una piazza San Pietro gremita da circa 20 mila fedeli, ha ricordato quali sono i tre
compiti principali del sacerdote: insegnare, santificare e ordinare. Stamane si e’ concentrato sul
primo, ovvero quello dell’insegnare. Un compito "particolamente importante" - ha detto - in un ’epoca
segnata da una "piena emergenza educativa". "Vi è una grande confusione - ha rimarcato - sulle
scelte della nostra vita e sugli interrogativi fondamentali: dove andiamo? quali sono i valori veramente
permanenti?" "Nascono e scompaiono - ha aggiunto - filosofie contraastanti e creano confusione sul
vivere".
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