Cronaca locale

Parcheggi, racket da 15mila euro a sera

A Milano sulle strade attorno al Sempione un mercato abusivo da cinquemila posti: ogni auto paga 5 euro Il denaro raccolto dai clandestini finisce poi nelle tasche di un italiano a capo dell’organizzazione

Cinque, forse sei milioni di euro all’anno. È lo stratosferico giro d’affari della «parcheggiatori abusivi spa», una gang di veri e propri estorsori che impongono il «pizzo» di 5 euro agli automobilisti che vogliono posteggiare attorno a Parco Sempione. Un’organizzazione impermeabile agli interventi dei vigili urbani che puntualmente li caricano di denunce e multe, prive però di conseguenze perché si tratta di stranieri e clandestini. E così giorno dopo giorno aumenta il loro numero e la loro arroganza, con estorsioni del tipo «O paghi o ti rigo la macchina».
E qualcuno ha anche provato a fare loro i conti in tasca, arrivando appunto a ipotizzare un incasso dai 10 ai 15mila euro alla sera. Che in gran parte finirebbero nelle tasche di un unico soggetto, un italiano, che ha messo in piedi un vero e proprio racket. «Quattroruote» ha infatti mandato un inviato a mettere il naso su questo lucrosissimo affare. Prima come aspirante posteggiatore, rischiando di prenderle da quelli già in servizio. Poi come automobilista costretto ad assoggettarsi al ricatto «Cinque euro se vuoi ritrovare la macchina senza danni». Dopo aver pagato si è anche consigliato con il buttafuori del locale, che ha fatto spallucce: «Qualche sera fa una macchina l’hanno pure bruciata».
Epicentro della ragnatela di piccoli soprusi l’Old Fashion di via Alemagna 6, all’interno di Parco Sempione, dove si trovano anche il Just Cavalli e il Bar Bianco, e ancora il Living di corso Sempione, di Roialto in via Piero della Francesca e tanti altri. Oltre due chilometri di strade sulle quali possono essere parcheggiate più o meno cinquemila vetture che, a cinque euro l’una, fanno 25mila euro. Ma calcolando anche la metà, giusto per non esagerare, arriviamo a una stima prudenziale di 10/15 mila euro. Dopo solo tre ore di lavoro una eventuale multa dei vigili sarebbe già pagata. E comunque nessuno degli abusivi si preoccupa, la sanzione non la pagheranno mai.
Come dimostrano le inutili incursioni proprio davanti all’Old Fashion effettuate dai vigili urbani a fine maggio dove hanno fermato tre stranieri, un bengalese, un romeno e un egiziano clandestino. Replica dell’intervento fatto un paio di mesi prima, quando vennero individuati due bulgari, 23 e 27 anni, e i due egiziani irregolari, 28 e 29 anni. I parcheggiatori, attrezzati con casacca arancione fosforescenti e torcia elettrica, non si sono impressionati più di tanto: si sono fatti identificare, denunciare e multare, oltre 700 euro a testa, e se ne sono andati via. Tanto al processo non si presenteranno e nessuno li andrà a cercare. Quanto alle multe avranno anch’esse lo stesso effetto delle «grida di manzoniana memoria», citate da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi, con le quali gli Spagnoli minacciavano pene durissime ai trasgressori delle loro ordinanze. Suscitando l’ilarità dei milanesi, consapevoli che gli occupanti non avevano la forza per fare rispettare i loro provvedimenti. Più o meno quello che capita con gli abusivi del Sempione.

Multati, denunciati e cacciati oggi, la sera dopo li ritrovi ancora al loro posto: «Cinque euro o ti rigo la macchina».

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