«Sono bastati pochi giorni di ferie... siamo andati in vacanza il 6 agosto e al nostro ritorno abbiamo trovato una devastazione totale». Matteo Frulio, uno dei più attivi tra gli «Amici Villa Duchessa di Galliera», a Voltri, è abbattuto mentre racconta di come ignoti si siano introdotti nella casetta del parco della villa che la loro associazione aveva in gestione dal Comune e abbiamo rotto tutto quanto stava a portata di mano, divelto una grondaia di rame, e poi devastato persiane e distrutto finestre, senza contare che hanno messo sottosopra tutto quello che vi era allinterno. Lattività degli Amici di Villa Duchessa di Galliera, associazione che conta ben 460 iscritti, mira a mantenere viva e in ordine almeno una parte dello storico parco che nel ponente genovese occupa unintera collina sulla cui sommità si trova il Santuario della Madonna delle Grazie, della quale in questi giorni si celebra la festa. «Noi - spiega Matteo, che insieme a altri sette amici si occupa dellattività di manutenzione vera e propria -, abbiamo stretto con il Comune una convenzione, insieme con la Pro Loco Voltri 2000 e con lassociazione Alpini, affinché lamministrazione ci desse la possibilità di curare porzioni della villa, in cambio di una sede per lassociazione e di pochi utensili per il prato. Tuttavia quando abbiamo trovato tutto sottosopra a causa di vandali che hanno bivaccato nel piccolo edificio dove abbiamo la sede, nessuno ci ha dato una mano. I carabinieri ci hanno spiegato che non potevamo essere noi a presentare la denuncia, bensì doveva essere il Comune che è proprietario del parco, ma nessuno è venuto nemmeno a constatare i danni». Da parte del Municipio Ponente da registrare solo la visita di Arcadio Nacini (Rifondazione Comunista), in qualità del responsabile dei parchi.
Il sospetto dei cittadini è che siano stati i rom a tentare di occupare il piccolo edificio, anche perché da dove si trova il loro accampamento abusivo, in località Camilli (nonostante lo sgombero alcuni ci sono sempre), un sentiero incustodito porta fino in cima al parco, senza nemmeno essere notati allingresso.
Ora nella sede dellassociazione i danni ammontano a 5mila euro, e i soci non vogliono più metterci piede visto che nessuno è venuto ancora a constatare i danni. «Da quando ci hanno concesso la piccola sede nessuno si è più occupato di noi - continua Matteo -.
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