Da Parigi a Palazzo Rosso ecco le stanze della Duchessa

I mobili erano rimasti fino ad oggi chiusi nei depositi del museo. Mancava lo spazio per poterli esporre e soprattutto i soldi per restaurarli. Ma ora, dal 5 aprile in occasione del bicentenario della nascita di Maria Brignole Sale De Ferrari Duchessa di Galliera, ecco che il terzo piano di Palazzo Rosso si arricchisce di un nuovo e importante percorso espositivo con la ricostruzione dell’appartamento della nobildonna con gli arredi ottocenteschi. Proprio quelli che la Duchessa fece portare dalla sua dimora parigina, il celebre Hotel de Matignon, oggi residenza del primo ministro della Repubblica francese, e che lei stessa destinò a Palazzo Rosso. La camera da letto con i mobili dell’ebanista Jean Jacques Werner considerato uno dei più importanti della Restaurazione e un salotto con pezzi dei più celebri artisti del tempo, fornitori di corte e dell’alta società parigina. Ma oltre ai mobili, ci sono anche grandi vasi orientali e quadri che la Duchessa aveva acquistato a Parigi di maestri olandesi e spagnoli del Seicento. Ricostruzione resa possibile grazie ai restauri eseguiti col contributo della Compagnia di San Paolo.
«Non tutti sanno il ruolo che la Duchessa ebbe nel determinare il futuro di Genova - spiega il direttore dei Musei di Strada Nuova, Piero Boccardo -. Alle sue donazioni si devono palazzi storici, i Musei di Strada Nuova, in particolare Palazzo Rosso e Palazzo Bianco. Ma anche l’ospedale Galliera nasce grazie alle somme stanziate dalla nobildonna». Schiva nell’atteggiamento al punto da non voler per sé né una via né un monumento, aveva però un’idea ben precisa di come voleva fosse amministrato Palazzo Rosso. Nelle sue intenzioni il museo avrebbe dovuto essere diretto da un pittore, e come per il mobile a specchio della sua stanza, andava illuminato soltanto a candele. Ma l’appartamento della Duchessa in realtà è solo una delle iniziative organizzate per far conoscere al pubblico la figura della nobildonna: dal 6 all’8 ci sarà un convegno internazionale di studi sui grandi musei nati da iniziative private.
«In occasione del 150esimo dell’Unità d’Italia abbiamo fatto numerose iniziative sull’Ottocento - ha spiegato l’assessore comunale alla cultura, Andrea Ranieri -. Ora stiamo restaurando l’interno della villa di Voltri e quest’estate vorremmo fare della villa e del teatrino uno dei luoghi fondamentali dell’estate genovese».


Affiancando l’azione del marito Raffaele de Ferrari che destinò 20 milioni allo sviluppo del porto della città oltre a costruire immobili per persone a basso reddito, la Duchessa privilegiò anche il discorso sociale, sottolinea Stefano delle Piane, membro del comitato di gestione della Compagnia di San Paolo. «È un orgoglio aver investito in dieci anni 24 milioni di euro nei Musei di Strada Nuova. A quello di Palazzo Rosso, si aggiungerà ora anche il progetto della Maddalena che ha bisogno di interventi per rinascere».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica