Park azzurro o blu: ma la multa è la stessa

Aree blu e isole azzurre. Colori simili, regole diverse. Sì, perché se sull'isola c'è la possibilità di corrispondere i minuti di sosta in eccesso (rispetto a quelli già pagati al momento di inizio della sosta), direttamente all'impiegato della Genova Parcheggi presente sul posto, sulla Blu area non esiste, da regolamento, questa possibilità. E quindi un solo minuto in più può già costare la bella cifra di 22 euro.
Una contravvenzione che può essere fatta dagli ausiliari del traffico o dagli agenti della polizia municipale, alla quale lo sfortunato o ritardatario automobilista non può sottrarsi. «Come al solito non si gioca a favore del cittadino - dice Aldo Praticò, capogruppo di Alleanza Nazionale in consiglio comunale -, anzi, si tenta di confonderlo e multarlo con facilità». La proposta di Praticò, emersa ieri pomeriggio nel corso del consiglio comunale, è quella di fare in modo che gli stessi parcheggiatori che vegliano sulle isole azzurre possano passeggiare anche tra le strisce blu. E che così si possa pagare a loro, direttamente, l'eventuale sosta in eccesso senza incorrere in una multa dalla cifra spropositata.
Il vicesindaco Paolo Pissarello, con delega alla mobilità, non mostra particolare entusiasmo per il suggerimento. Che pure premetterebbe di evitare multe ingiuste. Ha detto che vaglierà con gli uffici la possibilità di estendere la responsabilità delle Bluarea ai parcheggiatori «azzurri». «Ma dubito sia così semplice - -. Le due aree hanno prerogative diverse». Un bel modo per dire che il regolamento - ingannevole e complicato - resta, così come le multe che superano i venti euro.
Nel corso della seduta del consiglio comunale si è affrontato anche il tema dei mercati ambulanti. «Per i quali abbiamo previsto un' operazione globale di recupero - spiega Gianfranco Tiezzi, assessore al commercio del comune di Genova -, cosa che non veniva fatta da diversi anni».

E una prima novità potrebbe riguardare i mercatini della domenica, che già nei prossimi mesi potrebbero trovare posto in alcune zone di interesse turistico, come Porto Antico, Darsena e vie del centro. Banchi e bancarelle ben organizzati potrebbero, da un lato, sopperire alla chiusura domenicale dei negozi, e, dall'altro diminuire e inquadrare l'abusivismo.

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