Genova. Roberto Mancini, ieri, sperava di passare inosservato. Difficile visto che si trovava a Genova, patria dellex Bimbo dOro blucerchiato. Ancora più difficile, poi, nella settimana della sfida tra Inter e Milan. Decisamente complicato, visto il passato, fargli dire anche che nel derby tiferà per la sua ex squadra, ma su chi vincerà lo scudetto lex tecnico nerazzurro non ha dubbi: «Il derby è sempre una partita spettacolare ma otto punti di distacco sono tanti. Credo che lInter non avrà difficoltà ad aggiudicarsi il campionato, il Milan è troppo lontano». Mourinho, quindi, parte favorito per la stracittadina milanese e Mancini gli disegna attorno una strada tutta in discesa. Merito, soprattutto, di Ibrahimovic. Se il derby è alle porte, infatti, anche la sfida con Cristiano Ronaldo del 24 febbraio assume un fascino particolare. Così Mancini consegna virtualmente allattaccante svedese il Pallone dOro: «Ronaldo ha meritato il titolo, ma credo che Ibra abbia tutte le qualità per vincerlo, del resto con i suoi gol anche questanno sta trascinando lInter a diventare campione dItalia».
Nonostante tutto, quindi, è un Mancini pro Inter, anche se lex tecnico nerazzurro non crede che lassenza nel Milan di Kakà potrà agevolare il compito a Mourinho: «Kakà è un giocatore che fa la differenza e per il Milan è una perdita importante ma queste sono partite strane e a volte le assenze così pesanti contano un po meno del solito».
Intanto i mesi scivolano via e Mancini preferisce passarli ancora da spettatore.
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