
"No, no, non è adesso. Nico, nico". Queste parole sono state catturate dai microfoni della Camera dei deputati durante l'intervento di Chiara Braga, capogruppo del Partito democratico. Il contesto è il terzo sì arrivato alla riforma della Giustizia, quando in Aula si è scatenato il parapiglia. Mentre il capogruppo dem stava parlando, alcuni dei suoi colleghi si sono riversati al centro dell'emiciclo per protestare contro il governo ma qualcosa è andato storto. Dalle parole di Braga e della segretaria Schlein sembra che non fosse quello il momento giusto, che non si trattasse di una protesta estemporanea ma di una preparata a tavolino e che "Nico" abbia sbagliato i tempi.
Un dubbio che hanno sollevato molti utenti, dal momento che le immagini sono state riprese dalle telecamere di Montecitorio, e che ha sollevato anche Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d'Italia, che ha scritto una lettera al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, chiedendo che si faccia luce sul caso. "Come sa alcuni Deputati dei Gruppi di opposizione si sono avvicinati ai banchi del Governo con toni e modalità su cui è meglio sorvolare. Ciò su cui non credo sia invece possibile sorvolare è quanto emerge dal video, dal quale pare desumersi che quanto avvenuto presentasse una regia preordinata", scrive Bignami. "Non è la prima volta che in Aula si svolgono, benché non ammesse, attività organizzate di natura politica, ma mai è avvenuto che fossero organizzate in forma preordinata contestazioni che potessero portare ad una 'rissa', per usare un termine impiegato dalla stampa, evitata solo dall’intervento dei bravissimi Assistenti oltre che dal comportamento di altri deputati sicuramente non coinvolti nella probabile organizzazione", ha proseguito il capogruppo.
Bignami, quindi, si rimette alle valutazioni dell’Ufficio di Presidenza le opportune valutazioni su quanto avvenuto, per capire se si sia trattato davvero di una sceneggiata pre-ordinata che però è stata mal inscenata o se,
invece, le parole di Schlein e Braga siano state mal interpretate. Per il momento dalle dirette interessate e dal Partito democratico non sono stati fatti commenti in merito, nonostante la vicenda sia virale da ieri sui social.