"Sei mesi e a base regionale". La mossa della Lega per la nuova leva

Il documento è stato messo nero su bianco con le indicazioni relative alla proposta per una nuova leva obbligatoria per ragazze e ragazzi tra i 18 e i 26 anni

Esercito Italiano
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La Lega è passata dalle parole ai fatti e ha redatto il documento, a prima firma di Eugenio Zoffili, per introdurre un nuovo formato di leva obbligatoria per ragazze e ragazzi, quello che Matteo Salvini aveva preannunciato al raduno degli Alpini a Vicenza, lo scorso 12 maggio. Il titolo del documento è "Istituzione del servizio militare e civile universale territoriale e delega al Governo per la sua disciplina" e prevede l'opzione di scelta per i giovani italiani, tra la formazione militare e quella invece che prevede un impiego di tipo civile.

Intervistato dall'Adkronos, il suo promotore spiega che con questo documento si vuole proporre "l'istituzione di un servizio civile e militare universale territoriale che coinvolga per sei mesi tutti i cittadini italiani tra i 18 e i 26 anni di età". La territorialità è l'elemento portante del progetto, come aveva spiegato lo stesso ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, in quanto a differenza del servizio di leva attivo fino a 20 anni fa, è su base regionale. Lo stesso Zoffili tiene a sottolineare che i 6 mesi previsti dal progetto verranno svolti "esclusivamente sul territorio nazionale e nella propria regione di residenza o domicilio, con priorità alla propria provincia, salvo espressa richiesta del cittadino ad essere impiegato in altri ambiti territoriali nazionali e previa disponibilità e autorizzazione dell'Autorità preposta".

In più, spiega il deputato, a coloro che opteranno per l'opzione militare, "sarà assicurata la formazione militare in vista del loro impiego sul territorio nazionale". In caso di esercizio dell'opzione in favore del servizio civile universale invece "i giovani verranno invece preparati a svolgere funzioni di concorso alla tutela del patrimonio culturale, naturalistico e paesaggistico del Paese". Con questa seconda possibilità, i giovani potranno "inserirsi nel sistema nazionale della Protezione Civile e del soccorso pubblico e collaborare con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco". Il progetto è nella sua fase embrionale e nulla è ancora stato deciso, approvato e stabilito. Servono ancora numerosi passaggi per l'ottenimento del via libera e non si esclude che questo arrivi a seguito di limature.

Il ministro della Difesa, nell'unica dichiarazione in merito alla proposta avanzata da Salvini al raduno degli Alpini, si è mostrato scettico sulla possibilità che questo progetto possa coinvolgere le forze armate, sostenendo che "non possono essere pensate come un luogo per

educare i giovani, cosa che deve essere fatta dalla famiglia e dalla scuola". Ma Zoffili crede fortemente nel progetto: "Spero che anche la altre forze politiche appoggino la nostra proposta".

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