da Roma
«Parlavamo di Ledesma» dice Lotito, ed ecco perché sarebbe stato necessario «ammorbidire» il Lecce, come si legge dallintercettazione dellanno scorso tra il presidente della Lazio e il suo tecnico. Le dichiarazioni sono vecchie di due giorni e parlano di «normali discussioni» attorno al calcio mercato. Ieri allOlimpico, infatti, Lotito e Rossi non hanno commentato una vicenda che sembra non preoccupare la società. Roba da poco, dicono, ma comunque da non sottovalutare, visto che lUfficio indagini potrebbe aprire un fascicolo.
«Ho sentito Galliani stamattina, loro stanno lavorando» dice Lotito. E Rossi: «Noi dobbiamo sentire il Lecce, che devono venire ammorbiditi». Poi la conversazione continua su temi calcistici. La telefonata è datata 17 aprile ore 22.40, due settimane prima della gara di campionato Lazio-Lecce, che finirà 1-0 per i biancocelesti. Una coincidenza? Allepoca la Lazio aveva incassato il no da Liverani per il rinnovo e lo staff biancoceleste si era messo in moto per cercare un sostituto. Al Milan (ecco perché Lotito parla di Galliani) erano stati chiesti Ambrosini e Brocchi. Con il Lecce (da cui la citazione di Rossi, ex allenatore dei giallorossi) si cominciava invece a trattare Ledesma, il pupillo del tecnico romagnolo e attualmente guida del centrocampo laziale. I pugliesi spararono grosso, circa 10 milioni di euro, e la trattativa subì uno stop. A dover pensar male, comunque, sembra difficile che la Lazio possa aver corso il rischio di una pesante squalifica per accomodare una partita contro una squadra allepoca già retrocessa e con la qualificazione in coppa Uefa già in tasca.
«Da un mese stavamo trattando per acquistare Ledesma; in quei giorni il Lecce era retrocesso e quindi le loro pretese dovevano essere necessariamente ridimensionate». Queste le parole che trapelano dalla società, alquanto tranquilla nonostante a Roma laria che si respira sia sempre pesante. Due giorni fa lennesimo no da parte della Corte di Cassazione per la scarcerazione dei 4 leader degli Irriducibili ancora a Regina Coeli per la vicenda Chinaglia. Ieri invece ancora Olimpico diviso. Durante la sfida contro il Catania, i soliti fischi per Lotito dalla Curva Nord si «scontravano» con gli applausi degli altri settori. Uno striscione dei Lazio club in Tevere «Tutti insieme tifiamo Lazio. Lotito grazie!» non aiutava a migliorare l'atmosfera di uno stadio quasi deserto.
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