Parola ai numeri uno del food Viaggio nell’agroalimentare simbolo dell’eccellenza

Protagonisti i maitre à penser del mondo enogastronomico e vinicolo italiano. Dalle eccellenze internazionali, alle piccole realtà agricole capaci di suscitare l’interesse di intenditori e distributori di ogni continente. Sul nuovo numero di Gusto ampia la panoramica su quelle aziende che danno prestigio all’Italia. Tra i territori che si affermano - meritatamente - troviamo la Valpolicella. Molti, sul periodico, i personaggi in rappresentanza di quella che è, per eccellenza, la patria del vino veronese. Come Marilisa Allegrini, a capo delle celebri tenute di famiglia, il cui nome è associato ad alcune delle più apprezzate produzioni vinicole locali. Corvina Veronese, Corvinone, Rondinella, Molinara e Oseleta, questi i vitigni che permettono all’azienda di rappresentare al meglio l’intero e variegato patrimonio ampelografico della Valpolicella.
Altra personalità significativa del panorama vitivinicolo veronese è Celestino Gaspari, responsabile dell’azienda agricola Zymè di San Pietro in Cariano. È lui, a sottolineare su Gusto, l’importanza di valorizzare le produzioni autoctone. Ma ogni regione ha un suo primato. Protagoniste, nelle pagine del periodico, le tante realtà eccellenti del vino italiano. Da quella bresciana di Gussago e Cellatica - con i Franciacorta Docg dell’azienda agricola La Gatta - fino al Nobile di Montepulciano, prodotto da Maria Caterina Dei.
Ma Gusto non è soltanto vino. Su questa edizione parlano i migliori imprenditori dell’alimentare italiano. Gianni Brusatassi, presidente della parmense Emiliana Conserve, spiega come una filiera - se unita nelle strategie - possa risollevarsi. L’azienda, tra i leader in Italia della lavorazione del pomodoro dopo una brusca frenata, nel 2009, ha saputo rilanciare su tutti i mercati, grazie alla collaborazione della filiera locale dell’agroalimentare. Tra i casi d’innovazione c’è, poi, il progetto Gastrochef, del cuoco Daniel Allegra, ormai di fama internazionale.


L’iniziativa sta conquistando il mercato dei «cotti» grazie a un innovativo processo artigianale che permette di cuocere e pastorizzare i cibi mantenendone tutte le proprietà organolettiche, con la possibilità di conservazione fino a 30 giorni, senza l’utilizzo di additivi o conservanti. Non poteva mancare, infine, il settore lattiero-caseario. Gusto, tra i casi di successo, punta i riflettori sul Gruppo Meggle, recentemente alla ribalta dei mercati con la nuova linea di yogurt probiotici, da bere.

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