Anna Frangione
Cè chi ancora non lo sa. E chi lo ha scoperto per caso, leggendo le cronache locali dei quotidiani che ieri i parrucchieri e i barbieri potevano alzare la saracinesca. Ma cè ancora qualcuno che non ha ancora capito se lapertura del lunedì durerà solo per la stagione estiva o per sempre. È questo il bilancio del primo giorno di validità dellordinanza emessa dal Campidoglio con la quale si lascia a barbieri e parrucchieri la scelta di aprire o no il lunedì e di restare aperti anche fino alle dieci di sera.
Certe abitudini, si sa, sono dure a morire, soprattutto se sopravvivono da secoli. Così, qualche comunicato o una notizia sui giornali non bastano certo a cambiarle. Eppure ieri parlando con i pochi parrucchieri aperti in centro storico, si ha la sensazione che siano favorevoli alla rivoluzione. Come T. V., titolare di un negozio di barbiere in largo del Nazareno, che pensa sia giusto aprire allinizio della settimana. «I tempi sono cambiati. Fino a 35 anni fa - dice - molti si facevano la barba alla domenica e i barbieri aprivano mezza giornata. Oggi nessuno si fa più radere. Forse è arrivato il momento di gestire diversamente anche la secolare chiusura settimanale al lunedì; destate poi vanno tutti al mare di sabato, dunque non sarebbe male abbassare le serrande». Anche lui non sapeva della novità e ha aperto frettolosamente alluna di pomeriggio dopo aver letto un quotidiano. «Ma non ci sono ancora clienti - ha concluso - forse nemmeno loro lo sanno». Shampiste e acconciatrici in piena attività, invece, da M.S. in via della Croce dove cè qualche cliente in attesa. Il titolare del negozio è soddisfatto. «Ho già una decina di appuntamenti - dice - una buona media visto che siamo in estate e poche clienti sanno dellapertura».
A fare da contraltare allottimismo dei pochi informati restano, però, le luci spente della maggior parte dei saloni del centro. Cè da chiedersi se si tratti di una scelta consapevole o della conseguenza della disinformazione. A sentire il Comune altre iniziative, al di là della pubblicazione dellordinanza sui mezzi di informazione non sarebbero state possibili. Il provvedimento non è vincolante e uneccessiva informazione avrebbe potuto influenzare la scelta dei negozianti, anche se «la concertazione con le associazioni è stata massima - dichiara lassessore al Commercio Franco Cioffarelli -, ci vuole tempo per dare tempo ai titolari di avvisare la clientela».
Appuntamento a lunedì prossimo, forse capiremo se il passaparola tra clienti e negozianti avrà funzionato meglio dellinformazione ufficiale.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.