Roma

Partono i lavori ma gli occupanti non se ne vanno

Sono iniziati ieri i lavori di ristrutturazione all’Angelo Mai. Allo stesso tempo le ruspe si sono presentate anche alla bocciofila comunale all’interno del parco di San Sebastiano che ospiterà da settembre le iniziative del laboratorio culturale che occupò l’ex convitto nazionale nel novembre 2004. La vicenda, però, non si è ancora conclusa. Gli occupanti infatti non hanno lasciato l’edificio e, per il momento, non hanno intenzione di farlo. «È in piedi una trattativa con il Comune in stato avanzato - spiega al telefono la portavoce dell’“Angelo Mai occupato” - collaboriamo al progetto di ristrutturazione della bocciofila dove andremo a breve. Per il momento però rimaniamo all’interno dell’ex convitto e continuiamo le nostre attività culturali accanto al cantiere. Abbiamo un programma già fissato per quest’estate e intendiamo rispettarlo».
Alleanza nazionale intanto chiede lo sgombero definitivo della struttura di via degli Zingari. «Denunciamo da parte dell’amministrazione comunale la consegna dell’area di cantiere dell’Angelo Mai all’impresa che dovrà effettuare i lavori di ristrutturazione - ha dichiarato il capogruppo in I municipio Federico Mollicone -. Riteniamo questa procedura illegittima ai sensi della legge Merloni che prevede l’assoluta necessità di consegnare aree di cantiere secondo la dicitura “libera da persona e cose” e pertanto chiediamo l’immediato ripristino della legalità e lo sgombero dell’area. Contesto altresì l’assegnazione indebita di un altro spazio pubblico come la bocciofila nel parco di San Sebastiano. Bisogna poi sottolineare ancora una volta atteggiamento disequanime del Campidoglio tra le varie occupazioni. La trattativa con i ragazzi del “Foro 753” sgomberati a giugno 2005 è ancora ferma. Per l’Angelo Mai, invece, si è trovata immediatamente una sede di prestigio».


Ieri mattina, inoltre, il capogruppo di An al Comune Marco Marsilio ha chiesto l’intervento immediato del prefetto di Roma «per il ripristino della legalità del cantiere dell’Angelo Mai», e ha espresso «piena solidarietà ai residenti del rione Monti, costretti ancora una volta a subire le angherie dell’amministrazione comunale».

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