Il passato (virtuoso) della Bonino adesso torna utile

Il passato (virtuoso) della Bonino adesso torna utile

Un incontro «non formale», secondo le parole del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, quello che si è tenuto ieri nella sinagoga tra il candidato del centro-sinistra alla presidenza della Regione, Emma Bonino, e i vertici della Comunità ebraica romana. «È un incontro positivo - commmenta l’aspirante governatore - perché si corroborano e si intrecciano vecchie amicizie politiche con nuovi impegni che spero di essere tenuta per incarico a portare a termine». Bonino ha ricordato il buon rapporto della passata amministrazione regionale con la comunità, ma ha sottolineato come «mentre razzismo e xenofobia mettono radici in questo Paese, è importante rafforzare un rapporto non solo culturale ma operativo, con una grande attenzione al presente, proprio in questo momento di scadimenti razzisti e xenofobi». Per capire quante sono le chance della Bonino di pescare consensi nella comunità basta sottolineare le parole di Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica romana. «Bonino, Pannella e Spadolini - ricorda Pacifici - furono gli unici a essere ammessi in sinagoga dopo l’attentato dell’82, perché espressero allora una posizione minoritaria di vicinanza e amicizia e di denuncia alla politica filo-araba di allora, che copriva il terrorismo palestinese. Quando la nostra comunità era isolata, Bonino era con noi». «Ma vogliamo ribadire - aggiunge il presidente della comunità - che noi non facciamo politica ma scelte di campo che esprimono valori». Pacifici ha inoltre ricordato i buoni rapporti tra l’amministrazione Marrazzo e gli ebrei di Roma, citando ad esempio le iniziative per la Giornata della Memoria o l’organizzazione delle Maccabiadi. Il passato (virtuoso) della Bonino torna anche nel secondo incontro ieri in calendario. Dall’altra parte del Tevere alla Casa internazionale della donne la Bonino ha incontrato le associazioni femminili romane.

All’incontro ha partecipato anche un’altra femminista della prima ora, la scrittrice Lidia Ravera, capolista della lista civica. «Basta con lo spirito della conventicola - ha detto la Bonino - voglio che l’intelligenza femminile irrompa nelle istituzioni. Voglio essere la mela sana che scaccia le mele marce».

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